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Martedì, 16 Aprile 2024
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Primarie Pd, sabato la lista completa dei candidati modenesi

I candidati, ad esclusione dei parlamentari uscenti, avranno tempo fino alle ore 20 di venerdì 21 dicembre per raccogliere le 430 firme richieste per la presentazione della propria candidatura

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Le primarie sono il segno distintivo del Partito democratico. Dopo gli oltre 3 milioni di elettori che hanno detto la loro per la scelta del candidato premier della coalizione di centro-sinistra, domenica 30 dicembre il Partito democratico, in Emilia-Romagna, si cimenta con la scelta dei candidati al Parlamento. Le regole di una consultazione che continua a dare voce ai cittadini sono state al centro della riunione della Direzione provinciale del Pd tenutasi la sera di mercoledì 19 dicembre. Dai lavori dell’assemblea sono uscite indicazioni importanti relative all’iter della consultazione stessa.

La rosa dei candidati Pd per il collegio territoriale modenese sarà varata dalla Direzione provinciale del partito convocata per la mattinata di sabato 22 dicembre. Com’è noto, per i parlamentari uscenti non sono richieste firme, mentre gli altri candidati dovranno raccogliere, entro le ore 20.00 di venerdì 21 dicembre, 430 firme di iscritti al partito. La Direzione provinciale del Pd ha deciso, inoltre, di eleggere, anche se non previsto dalle norme nazionali, un organismo di coordinamento e garanzia per lo svolgimento della consultazione coordinato da Cristina Cavani, che già era stata membro del Coordinamento delle primarie per la scelta del candidato premier, e composto dal senatore Giovanni Manzini e dalla presidente dell’Anpi provinciale Aude Pacchioni. A questo organismo il ruolo di sovrintendere alla correttezza formale e sostanziale della consultazione. Approvato anche un ordine del giorno in cui si chiede che un sindaco dell’area del cratere o comunque una personalità della società civile rappresentativa dell’impegno e dello sforzo che le comunità colpite dal sisma stanno dispiegando e dovranno ancora dispiegare nella lunga fase della ricostruzione, venga inserito nel listino delle candidature nazionali appannaggio del segretario. Il sisma e i danni da esso provocati sono un tema di portata nazionale e come tale dovrà essere affrontato anche nell’ambito delle candidature Pd in vista delle politiche del prossimo febbraio.

La seduta della Direzione si era aperta con la temporanea autosospensione, così come stabilito dal regolamento nazionale, del segretario provinciale Davide Baruffi per quella parte delle proprie funzioni che attiene all’iter delle primarie. Baruffi ha, infatti, confermato all’assemblea la possibilità di una propria candidatura alle primarie per i parlamentari. Il Comitato elettorale nazionale ha stabilito che “i segretari provinciali e regionali che si candideranno alle primariedovranno autosospendersi per le funzioni inerenti alla procedura elettorale durante tutto il periodo delle primarie e saranno sostituiti dal vicesegretario laddove esiste o dal coordinatore della segreteria o dal responsabile dell'organizzazione del livello corrispondente”.

Sarà quindi Paolo Negro, coordinatore provinciale della segreteria, ad assumere pro-tempore, fino al momento della presentazione ufficiale delle liste per le politiche 2013, le funzioni di segretario provinciale per tutto quanto attiene all’iter delle primarie per la scelta dei parlamentari e la gestione ordinaria del partito. “Le primarie sono nel Dna del Partito democratico – spiega lo stesso Negro – e ora, dopo la piena legittimazione democratica con le primarie vere e aperte per la scelta del candidato premier, sono un modo per il partito di continuare a “giocare all’attacco”. Mentre gli altri non le fanno, noi combattiamo in questo modo quelli che noi consideriamo i veri nemici: l’antipolitica e il populismo. Avremmo voluto che si riuscisse a riformare questa legge elettorale: così non è stato e non per nostra responsabilità. E allora, il Pd ha imboccato la strada dell’autoriforma e della valorizzazione del potere di scelta dei propri elettori per una più forte legittimazione della propria rappresentanza parlamentare. Con questa scelta che non ha precedenti, il Pd si assume tutta intera la responsabilità di continuare a guidare il cambiamento e generare buona politica”.

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