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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Primarie Pd, la comunità filippina: “Offerti pranzi e 2 euro per votare”

Il presidente dell'Associazione lavoratori filippini rincara le accuse ai danni di Maurizio Dori per la presunta compravendita di voti, oggi smentita dal segretario cittadino dei democratici. Ma il consigliere Dori non ci sta: "Mai organizzato il voto"

Pranzi gratuiti la domenica e i due euro rimborsati, con la richiesta di votare Muzzarelli perchè “non c'è lavoro e pranzare gratis e avere i soldi rimborsati è già tanto”. C'è una testimonianza, quella di Gregorio Mendoza, leader della comunità filippina di Modena e presidente dell'Associazione lavoratori filippini – riconosciuta dal Comune - a rinfocolare l'incendio che da domenica scorsa divampa sulle primarie per il candidato sindaco che hanno incoronato Giancarlo Muzzarelli.

Mendoza, sentito dall'agenzia Dire, dice di non aver gradito i metodi utilizzati “per portare al voto i miei connazionali”, perchè “noi siamo liberi di scegliere e andare a votare, ma scegliere qualcuno perchè hai il pranzo pagato e hai i due euro rimborsati non va bene”. Dice di parlare sulla base del “racconto dei connazionali” Mendoza, e dice di conoscere il consigliere comunale Maurizio Dori, già oggetto delle segnalazioni del comitato di Francesca Maletti. Sapeva che girava “di casa in casa per prendere le prenotazioni dei pranzi offerti per il voto”, e “anche a me lo ha chiesto. Mi ha detto ti metto in lista per il pranzo, ma io gli ho detto no grazie”. 

Secondo Mendoza si trattava di pranzi domenicali “che ci sono stati nelle domeniche prima del 2 marzo”, e dove i filippini “venivano invitati apposta per questo, per il voto”. In particolare il presidente dell'Associazione lavoratori filippini spiega che ad organizzare questi pranzi per la comunità e a portare i filippini al seggio sarebbe stato sempre “il signor Dori”, che Mendoza conosce in quanto “un giorno in una casa di filippini c'era una piccola festa, con una ventina di persone, e lì è arrivato anche il signor Dori che ha cominciato a parlare male di Maletti e a dire di votare Muzzarelli”.

Per quanto riguarda il rimborso dei due euro Mendoza riferisce, invece, “di non avere le prove” ma che un connazionale gli ha riferito “che quando davi la mano per salutare c'erano già dentro i due euro”, da versare per accedere al seggio. Mendoza sottolinea infine che “la comunità filippina normalmente non si occupa di politica, in quanto è qui per lavorare”. Ma “ora non c'è lavoro e avere pranzi gratis la domenica è già tanto per noi”.

A smentire seccamente tutte le accuse è invece lo stesso consigliere comunale Pd Maurizio Dori. Interpellato sempre dalla Dire, Dori spiega di non aver “mai organizzato nessun pranzo per comprare voti e di non aver mai agito nessuna forma di organizzazione del voto”, nemmeno attraverso il trasporto dei filippini al seggio, “che riguarda due sole famiglie che avevano bisogno”. Per Dori “un solo pranzo è stato organizzato alla presenza del candidato a sindaco Giancarlo Muzzarelli”, presso un noto ristorante, “ma in quel caso ogni invitato ha pagato per sè 13 euro”, tranne “tre persone a cui ho offerto io, ma non è un reato, no?”, conclude il consigliere. Per Dori, chi ipotizza poi che ci sia stato, durante la giornata delle primarie, uno scambio di soldi “mente ancor di più. Non so come abbiano pagato i filippini, perchè non mi sono occupato di questo nè di altre questioni legate al loro voto”. (DIRE)

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