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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Smog padano, l'Unione Europea sborsa 10 milioni per elaborare dati e strategie

Regione Emilia-Romagna capofila di Prepair, progetto comunitario per la lotta all'inquinamento. Coinvolti 18 partner. L'assessore Paola Gazzolo: "Le parole d'ordine sono educare, informare e formare la popolazione. Solo insieme possiamo raggiungere l'obiettivo. Con noi anche Lombardia, Piemonte e Veneto con cui stiamo lavorando nell'ambito del Bacino padano"

Mettere in campo strategie e azioni concrete per educare, informare e formare la popolazione alla lotta allo smog; e soprattutto farlo insieme, perché solo insieme si può raggiungere l’obiettivo. A questo punta il progetto europeo Prepair (acronimo di Po Regions engaged to policies of air), che coinvolge 18 partner nazionali e internazionali tra cui tutte le Regioni del Bacino padano. E sarà proprio l’Emilia-Romagna a coordinare il programma, che può contare su 17 milioni di euro, 10 dei quali messi a disposizione dall’Europa.

A dare l’annuncio dell’attribuzione delle risorse da parte di Bruxelles è stata oggi l’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo, durante il convegno “Bologna città resiliente” promosso dal Comune. “L’approvazione del progetto da parte della Commissione europea è un importante risultato di area vasta - ha affermato l’assessore Gazzolo - Significativa è la presenza al nostro fianco di Piemonte, Lombardia e Veneto, con cui stiamo già lavorando per le azioni di contrasto all’inquinamento nella Pianura padana, e dei tre principali Comuni di quest’area: Milano, Torino e Bologna. Abbiamo a disposizione sette anni di lavoro per far crescere la consapevolezza delle nostre comunità: il problema dell’inquinamento va affrontato insieme, con un approccio integrato capace di andare oltre i confini amministrativi”.

Le Agenzie ambientali delle Regioni coinvolte monitoreranno costantemente e valuteranno l’efficacia delle misure realizzate, con uno scambio continuo di dati e informazioni sullo stato della qualità dell'aria. Un’analisi specifica riguarderà il trasporto transfrontaliero di inquinati tra l'Italia e la Slovenia. L’elaborazione di un apposito modello integrato di valutazione costi-benefici fornirà informazioni utili nell’orientare e aggiornare le politiche attuate.

Tra le azioni concrete previste dal progetto Prepair, c’è la realizzazione di una piattaforma permanente per la condivisione dei dati, il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’aria nel Bacino padano, comprensiva anche degli effetti dell’inquinamento transfrontaliero Italia-Slovenia. Nel settore agricoltura, il programma individua lo sviluppo di uno strumento comune di valutazione delle misure per ridurre le emissioni degli allevamenti; è prevista, inoltre, la diffusione delle buone pratiche per l’utilizzo dei fertilizzanti, anche attraverso l’elaborazione di un sistema di assistenza agli agricoltori per limitare lo spandimento nei periodi a maggior rischio di accumulo di inquinanti in atmosfera.

Ancora, specifiche azioni di formazione sono indirizzate ai professionisti del settore per la progettazione, la manutenzione e il controllo degli impianti di produzione di energia a biomassa; altre riguardano il risparmio energetico e sono destinate a enti locali, operatori economici e cittadini. Nel campo dei trasporti, si mira ad elaborare strumenti comuni per supportare la mobilità pubblica, elettrica e ciclabile, oltre alla gestione razionale delle merci, anche attraverso l’adozione di azioni pilota e dimostrative.

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