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Nozze gay, Querzè: “Voto favorevole dal Consiglio o tradizione politica modenese incrinata”

Adriana Querzé presenterà anche la proposta di istituire il Registro delle unioni civili a Modena. “Processi che la politica nazionale e locale non dovrebbe frenare”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Domani, giovedì 23 ottobre, il Consiglio Comunale di Modena sarà chiamato ad esprimersi sulla mozione presentata dal Gruppo Per me Modena riguardo la trascrizione di matrimoni contratti all'estero da coppie gay e lesbiche. “Il nostro auspicio è che il voto sia favorevole, così da poter affiancare la scelta modenese a quella di altre realtà italiane che hanno concretizzato il principio di garanzia ed estensione dei diritti dei loro cittadini. In caso contrario – evidenzia Adriana Querzé – la tradizione politica di un comune da sempre distintosi per la garanzia dei diritti alle persone, risulterebbe fortemente incrinata.” 

È al centro dell’attenzione il dibattito politico accesosi intorno al tema della trascrizione dei matrimoni omosessuali. Anche se, tiene a ribadire il gruppo Per me Modena l'unico principio in gioco è quello della non discriminazione fra le persone. “Sappiamo bene che per regolamentare le unioni fra persone dello stesso sesso occorre una legge. Ma sappiamo anche che l'Italia ha fin qui ignorato i richiami della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e della stessa Corte Costituzionale (Sentenza n.170/2014 in cui si sollecita l'approvazione di una legge che disciplini le unioni diverse dal matrimonio), mentre il Presidente del Consiglio in materia continua a tergiversare. Il 24 giugno 2014 è stata presentata la bozza di DL su ‘Regolamentazioni delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze’, da discutere il successivo mese di settembre. Quindi è calato il silenzio fino a domenica scorsa quando Renzi, ospite ad un programma televisivo ha annunciato nuovamente, l'approvazione di una legge sulle unioni civili a gennaio, dopo la legge elettorale, la stessa che doveva essere approvata nel gennaio sì, ma di quest’anno. Un gioco delle tre carte insomma, orientato da sondaggi, debiti elettorali, equilibri politici, più che dalla determinazione di risolvere un problema”.

“Nell’ottica europea dei diritti civili, il Gruppo Per me Modena quindi, presenterà anche la proposta di istituire il Registro delle unioni civili a Modena, per testimoniare con forza presso Governo e il Parlamento, la necessità e l’urgenza di una legge a riguardo. Già al termine della scorsa legislatura il Consiglio Comunale di Modena, aveva discusso del Registro delle unioni civili bocciandone l'istituzione. Tuttavia, il Capogruppo PD di allora - lo stesso di oggi - si impegnò a ridiscuterne con la nuova consiliatura. Ci impegneremo quindi per creare le condizioni affinché ciò avvenga, con il chiaro auspicio che, nel frattempo, la nuova maggioranza PD abbia maturato un diverso orientamento rispetto alla tutela dei diritti di tutti i cittadini modenesi, nessuno escluso, e che non sia proprio la politica, locale e nazionale, a frenare questi processi”, conclude Adriana Querzé.

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