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Vignola, oltre mille firme per dire no al distributore carburanti della GDO

Faib Confesercenti: "Se realizzato, impatto devastante e prezzo altissimo in termini di posti di lavoro e ambiente." Già Inviata da parte dell'Associazione imprenditoriale una lettera al primo cittadino e all'amministrazione comunale: "Impianto da non fare"

Oltre 1100, le firme raccolte in pochissimo tempo e già depositate. Questo il risultato raggiunto dagli operatori delle stazioni di servizio della zona di Vignola, unitamente a FAIB-Confesercenti Modena – sigla che rappresenta il più alto numero di benzinai della provincia – nella loro presa di posizione contro la realizzazione di un distributore della GDO, nel territorio comunale vignolese. FAIB Modena, nel ricordare che la raccolta di firme non si è ancora conclusa e che proseguirà anche le prossime settimane, ha inviato già una lettera al primo cittadino ed all’amministrazione comunale di Vignola. 

Secondo i promotori della perizione, infatti, l’apertura di questo genere di impianti produrrà in un breve lasso di tempo una desertificazione della rete dei distributori esistenti e nell’area, con la scomparsa dei gestori, ci sarà solo una modalità di fare rifornimento quella SELF SERVICE. Un disagio soprattutto per la fascia più più debole che ha maggiori difficoltà all’utilizzo di bancomat, carte di credito e delle apparecchiature automatiche di rifornimento (anziani, disabili, etc.), ma anche un minore presidio del territorio.

"Vogliamo sottolineare che il costo inferiore del carburante che effettuerà il nuovo impianto GDO sarà pagato con un prezzo più alto sul piano economico, sociale ed ambientale in un territorio come quello di Vignola che ha un’estensione territoriale di soli 22 kmq ed una popolazione di circa 25.000 abitanti". 

“Ci siamo già espressi in passato a riguardo – premette FAIB-Confesercenti Modena – Ma rinnoviamo la nostra forte preoccupazione che è la medesima dei gestori degli impianti di carburante rispetto le pesantissime ricadute negative che, la realizzazione e l’entrata in funzione di un distributore della Grande Distribuzione Organizzata a Vignola, avrebbe sulla rete dell’intera area e sul territorio soprattutto: chiusura di attività, posti di lavoro persi e nuova disoccupazione. Inoltre la nascita di un soggetto concorrenziale come quello prospettato, ha già messo in allarme alcune compagnie petrolifere che, per la zona, si stanno orientando per una gestione dei loro impianti presenti, senza alcun operatore. Innovazione ed efficienza significano crescita per un territorio quando sussistono condizioni in grado di incrementare il lavoro e non dimezzarlo. Nel caso di Vignola, date queste prospettive di certo non si può parlare di crescita, anzi. Per questo invitiamo il sindaco, la giunta e il consiglio comunale a rivedere il progetto presentato dalla nota sigla della GDO per non mettere a rischio posti di lavoro e il futuro di famiglie ed imprese.” 

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