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Polo culturale Sant'Agostino, nel nuovo progetto raddoppiano la metratura e i costi

Parte l'iter in Consiglio Comunale per il futuro cantiere dell'ex ospedale, che nella nuova idea di Comune e Fondazione ospiterà anche altri musei. I lavori sono stimati in 10 anni, ma esta il rebus sul progetto archittettonico di Gae Aulenti

Raddoppia il maxi progetto del polo culturale Sant'Agostino a Modena. Avviato nella sua concezione originaria nell'ormai lontano 2005, riscritto dopo la recente sentenza del Tar innescata dal ricorso di Italia Nostra, rilanciato dall'accordo procedimentale firmato col ministero a febbraio, piano piano il 'pacchetto' comincia ad aprirsi. E soprattutto ad allargarsi: dall'edificio originario del Sant'Agostino in senso stretto, infatti, il progetto sul complesso è stato definitivamente ampliato al Palazzo dei musei e all'ex ospedale Estense, sempre in attesa di restauro. 

È per questo che, spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli oggi alle commissioni riunite nella sala del Consiglio, raddoppiati i metri quadrati nel Sant'Agostino allargato (ma dai 22.000 iniziali si potrà passare anche a 50.000 e oltre) raddoppieranno anche i costi, dai 62,7 milioni di euro del vecchio progetto ai 120 stimati per quello '2.0'. Di questi ultimi, 70 sono stati fissati come primo step, inclusa la dozzina di milioni nell'ambito dei 17 annunciati dal ministero per il progetto Terre Estensi. Se evidentemente se ne auspicano altri all'orizzonte da Roma, la Fondazione Cassa di risparmio di Modena ha accantonato ad hoc cinque milioni ogni anno. Non a caso, l'arco temporale per terminare tutti i lavori del nuovo Sant'Agostino è indicato dal sindaco oggi pari a "otto-dieci anni". 

Per questo, di nuovo, Muzzarelli parla ai consiglieri di proposta "profondamente rinnovata e di ampio respiro", per dare l'avvio al progetto di restauro e riqualificazione dell'ex ospedale nell'ambito del nuovo polo culturale Estense. In tutto questo, è stato fissato "l'inizio dei lavori entro il 2017".

Un passaggio cruciale sarà quello della Conferenza dei servizi, che dovrà vagliare il nuovo iter e che il sindaco convocherà entro luglio, con l'obiettivo di renderla operativa a settembre e procedere spediti qualche mese dopo. Anzitutto, una volta approdato in Conferenza non è detto che, via via, il piano delle due torri librarie di Gae Aulenti non venga rivisto o almeno ritoccato. Se è prematuro fare previsioni ora, di certo senza le torri il "Sant'Agostino" perderebbe il suo marchio di fabbrica progettuale. 

Nel progetto allargato si ampliano i Musei civici e l'Archivio storico, mentre spuntano nuove sale per le mostre e nascono il centro multimediale della Figurina e una "bottega tecnologica". Il centro, ha spiegato Muzzarelli, consentirebbe di promuovere un patrimonio unico nel suo genere, che potrà essere completato e aggiornato con la collaborazione della famiglia e dell'azienda Panini. In questo contesto si potrebbe valutare anche l'inserimento di una sezione dedicata al fumetto e al 'ricco' cartoon modenese (Silver, Bonvi, De Maria, Campana). 

Gli spazi triplicherebbero rispetto agli attuali 500 metri quadri del Museo della Figurina, andando a occuparne circa 1.500, e "la struttura sarebbe progettata ex novo e specificamente per le nuove funzioni", spiega il primo cittadino. La Bottega, invece, offrirebbe altri spazi tecnologicamente avanzati. Nell'area destinata alle Biblioteche, invece, ci saranno maggiori superfici disponibili per l'esposizione, la consultazione e la conservazione di libri, manoscritti e documenti rari. L'area della Galleria Estense passerebbe da una superficie di 2.123 metri quadri a una di oltre 4.000, i Musei Civici passerebbero dagli attuali 3.000 a oltre 7.000. Anche l'Archivio storico si amplierebbe fino a piu' di 2.000 metri quadri, mentre il blocco del Palazzo dei Musei potrà disporre di aree di servizio comune e di accoglienza per altri 2.700 metri. 

(DIRE)

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