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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Referendum, Lugli (Prc) e Desiante (PdCI): "Ora anche a Modena via l’acqua dal mercato!"

Il segretario provinciale di Rifondazione: "Sconfitti Berlusconi e le politiche di privatizzazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

L’esito del referendum è netto: sono stati sonoramente sconfitti Berlusconi e il governo delle destre che su legittimo impedimento, ritorno del nucleare e privatizzazione dell’acqua hanno costruito un pezzo importante delle loro politiche. Escono sconfitti nonostante lo scandaloso oscuramento mediatico caduto sui referendum, indegno di un paese civile. Berlusconi ha invitato gli italiani a desertare le urne, ora dovrebbe trarne le conseguenze e andarsene.

Ma non perde solo la destra. Escono sconfitte le politiche basate sulla privatizzazione dei beni comuni, dell’acqua come della salute, del territorio come del ciclo dei rifiuti; indipendentemente dallo schieramento che le attua. Esce sconfitta la cultura che ha dominato l’Italia negli ultimi 20 anni, che ha imposto il mercato come unico regolatore della società, e che ha tentato l’assalto anche ai diritti fondamentali come l’acqua.
Gli italiani hanno detto che i ben i comuni, come l’acqua, sono diritti e non merci su cui speculare, e quindi devono rimanere pubblici.

Il dato modenese, come in tutta Italia, è inequivocabile: una valanga di Sì dicono che anche a Modena, dove le privatizzazioni dei servizi pubblici locali (acqua e ciclo dei rifiuti su tutti) sono già realtà (Aimag e Hera già privatizzate e Sorgea con il bando di gara per la privatizzazione già pubblicato), è necessario rivedere le scelte fatte e togliere l’acqua dalla borsa e dai privati. Ci auguriamo che dal Pd e dai Sindaci arrivi ora un segnale conseguente e coerente con il voto.

Ringraziamo i comitati referendari modenesi per l’importante lavoro svolto, per aver portato a termine con uno straordinario successo un lavoro faticoso avviato il 25 aprile del 2010 con la straordinaria raccolta delle firme per chiedere il referendum. Un lavoro che per lungo tempo è stato isolato, silenzioso, guardato con una trasversale indifferenza, se non con fastidio, dai grandi partiti di centrodestra e centrosinistra.
La Federazione della Sinistra di Modena questo percorso l’ha condotto assieme ai comitati, con discrezione e spirito di servizio nei confronti di un obiettivo importantissimo per il futuro della nostra società. Oggi abbiamo salvato l’acqua dalla privatizzazione, da domani dobbiamo lavorare perché le società per la gestione dei beni comuni siano non solo pubbliche, ma anche partecipate dai cittadini!

Stefano Lugli, segretario provinciale PRC Modena
Massimiliano Desiante, segretario provinciale PdCI Modena

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