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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Mirandola / Strada Statale Nord

Nomadi derubano i terremotati, "ora devono andarsene"

Dopo il furto di condizionatori ai danni dei moduli abitativi di Mirandola, è il consigliere Platis (FI) a sollecitare il rispetto del regolamento, che prevede anche l'allontanamento dall'area finanziata anche con il denaro della ricostruzione post sisma

Fa discutere, e non poteva essere altrimenti, quanto scoperto dalla Polizia a Mirandola, presso la microarea Santa Giustina, abitata da famiglie nomadi. Il ritrovamento degli impianti d'aria condizionata, smontati dai moduli delle famiglie terremotate per essere re-installati nelle roulotte del campo ha infatti creato scalpore nel paese della Bassa. Al tema già delicato dei crimini commessi con disarmante frequenza dai nuclei famigliari sinti (e non) si aggiunge anche quello specifico dell'area di via Statale Nord, già al centro di polemiche.

Il campo, infatti, era stato finanziato con svariate migliaia di euro (oltre 100mila) a seguito del sisma, utilizzando anche fondi per la ricostruzione. Una scelta criticata dalle opposizioni, ma sempre difesa dal sindaco Maino Benatti (Pd), che aveva rivendicato anche un percorso di "legalizzazione", con la responsabilizzazione delle famiglie nomadi a partire dal pagamento delle utenze e al rispetto di un regolamento ben definito.

Proprio quel regolamento, a poche ore dalla denuncia della Polizia per la ricettazione dei condizionatori e di altra merce, è stato impugnato dal consigliere comunale Antonio Platis, capogruppo di Forza Italia: "Chi commette dei crimini ed è residente nel campo nomadi di Santa Giustina va espulso. Non si tratta di un invito od un’opinione, ma di quanto il regolamento comunale prevede – tuona Platis - Il regolamento dell'area sosta di Santa Giustina lascia pochi dubbi. Infatti vi è uno specifico articolo, il 13, che disciplina le sanzioni che possono essere inflitte a chi non rispetta le regole".

"La sistemazione dell’Area Nomadi – rimarca il forzista – è stata finanziata da una variazione di bilancio votata dal PD in cui si destinavano anche parte delle donazioni ricevute per il sisma. Allora il Comune assicurò che si trattava di un aiuto condizionato ad una buona condotta. Visto che anche in questo caso è stata disattesa è necessario far valere le regole. Chiedo pubblicamente al Sindaco quando applicherà il regolamento e provvederà ad espellere gli autori dei reati".

In attesa delle scelte che l'Amministrazione di Mirandola sceglierà di prendere, o non prendere, si pone una riflessione sempre più seria sugli insediamenti delle famiglie nomadi in provincia, anche alla luce della recente legge regionale. Sono previsti infatti ingenti fondi pubblici – già richiesti dai comuni di Modena e Carpi – per la riqualificazione dei campi o per incentivare soluzioni abitative diverse: una politica che secondo i più scettici cozza con le azioni criminali che i beneficiari di questi contributi dimostrano di compiere con sconcertante frequenza.

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