Modena snobba le fusioni tra comuni, unica provincia in regione
Un dato particolare quello modenese, che non convince in particolar modo gli imprenditori di Rete Italia, che incalzano i sindaci: "Basta sprecare risorse e chace"
"Non puo' sfuggire il fatto che la provincia di Modena sia l'unica, in regione, dove non si sono ancora sviluppate fusioni tra Comuni, uno strumento di efficienza gestionale e rappresentatività istituzionale la cui adozione non è oggi più rinviabile. Nel nostro territorio 18 Comuni (il 38%, soprattutto nell'Appennino ma anche nell'area nord) hanno meno di 5.000 abitanti...".
È il cartello Rete imprese (Cna, Confesercenti, Confcommercio, Lapam-Confartigianato) a spronare i sindaci del territorio di Modena a fare di più sulle riforme concrete, al di là del no al referendum costituzionale. "È impensabile che l'esito del referendum possa arrestare il superamento delle Province, significherebbe uno spreco di risorse insostenibile", avvisa Rete imprese.
Le associazioni, così, segnalano i benefici che deriverebbero dalle fusioni comunali e osservano: "L'aspetto più importante sarebbe probabilmente la maggiore rappresentatività istituzionale che avrebbero municipalità più grandi di quelle attuali. Senza dimenticare che in un futuro non troppo lontano- conclude Rete imprese in una nota- potrebbero venir meno quegli incentivi economico-finanziari che oggi rendono ancor più vantaggiose le fusioni...".
(DIRE)
