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Consiglio comunale: spaccatura nel Pd sul rimpasto di Giunta

I democratici Prampolini e Caporioni guidano la "fronda" degli scontenti di quest'ultima settimana di crisi di giunta, mentre Ricci (Sinistra per Modena) teme che l'assenza di Sel in giunta possa avere ripercussioni in futuro

Fuoco e fiamme ieri pomeriggio in consiglio comunale per la presentazione della "nuova" giunta scelta dal Sindaco Giorgio Pighi. A stroncare ogni ottimismo non solo l'opposizione, ma anche diversi consiglieri di maggioranza che hanno espresso non poche riserve sulla gestione di quest'ultima settimana di empasse.

SPACCATURA DEMOCRATICA - Eloquente Federico Ricci (Sinistra per Modena) che si dice deluso non solo della direzione in cui ci si sta indirizzando e ma anche dell'assenza di capacità di unire le forze riferendosi alla pseudo-alleanza con Sinistra Ecologia e Libertà. Lo stesso Ricci ha concluso scongiurando l'ipotesi che il mancato ingresso in giunta di Sel possa essere un ostacolo nella futura coalizione di centrosinistra che dovrà affrontare la sfida delle amministrative 2014. A far sobbalzare il Sindaco Pighi e il capogruppo Pd Paolo Trande sono stati diversi consiglieri della compagine democratica: "Non nascondo la mia delusione per l'esito di questa crisi - ha affermato mestamente il consigliere Pd Stefano Prampolini - Sono deluso sia per il mancato allargamento della maggioranza, dato che Sel non condivide la gran parte del programma e non si prende la responsabilità, e per il cambiamento delle deleghe di cui non se ne sentiva la necessità. Sono convinto che tutto questo Zibaldone, col senno di poi non si sarebbe fatto". Fedele alla linea il capogruppo Trande che tenta di difendere il risultato raggiunto al termine di questa crisi di giunta: "Non si è trattato di un balletto di poltrone, ma di una richiesta di contenuti politici, e non di teste mozzate, di contenuti politici funzionali al bene della città". Parole pesanti e difficili da trascurare quelle della democratica Ingrid Caporioni che si è detta esterreffatta dalle parole del suo stesso capogruppo, riferendo pubblicamente di "non avere ricevuto alcun programma da condividere - ha dichiarato - Insomma, siamo partiti veramente male".

OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO - Avversità anche dall'Udc che, dalla voce di Davide Torrini, non ha dubbi: "È la crisi più grave dagli anni '70". Non poteva mancare l'Idv con Eugenia Rossi che spara a zero: " Sceneggiata napoletana"; sostiene inoltre che la sostituzione all'Urbanistica è solo per coprire altri problemi. Ironia da Vittorio Balestrazzi (Modenacinquestelle.it) che chiede se per Giacobazzi il lavoro sarà gestire le piste ciclabili, arrivando a rincarare con un attacco memorabile: "Se prima con Sitta in giunta c'era il sicario, ora, con Giacobazzi, c'è anche il mandante - ha aggiunto - sempre politicamente parlando, sia ben chiaro". E poi arriva il centrodestra con Andrea Leoni (Pdl) che chiede provocatoriamente se sia il caso di fare un "minuto di silenzio" simbolico per la scomparsa dell'interesse per la città. Una crisi di giunta, secondo Leoni, che nasce dalla permanenza di Daniele Sitta e dal mancato ingresso del partito di Vendola. Più duro e ficcante Michele Barcaiuolo (Pdl) che esprime "solidarietà" a Pighi e a Boschini perché questa crisi il sindaco non la voleva e il vicesindaco si è ritrovato per caso con l'incarico di assessore. Gran finale di Bellei (Pdl) che annuncia che con questo rimpasto il trionfatore è Sitta, promosso da "cementificatore" ad esperto di economia, mentre Boschini, invece, non è altro che un commissario politico truccato da assessore. Uscirne indenne per Pighi sarà un po' come trovare l'ago in un pagliaio.

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