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Elezioni Regionali: vince Stefano Bonaccini e trionfa l'astensionismo

Il candidato del centrosinistra rispetta il pronostico e vince agevolmente per distacco. Exploit della Lega Nord e batosta per il M5S. Ma le urne deserte fanno riflettere, Bonaccini: "Non si può essere soddisfatti di una partecipazione così bassa"

Mentre i dati fluivano lentamente sui monitor, alle 2.30 Stefano Bonaccini è arrivato in in via Aldo Moro a Bologna, già ufficiosamente insignito della carica di Presidente della Regione. Il netto vantaggio sull'inseguitore Alan Fabbri è apparso incolmabile sin dalle prime battute dello scrutinio notturno: con una percentuale di poco superiore al 49% il candidato Pd ha conquistato la vittoria garantendo all'Emilia-Romagna la continuità di governo.

A fronte dei risultati sconcertanti dell'affluenza alle urne, gli animi non sono stati particolarmente festosi. “Non si può essere soddisfatti di una partecipazione così bassa ha dichiarato un deluso Stefano Bonaccini, alla luce della partecipazione abbondantemente sotto il 40% - Sapevamo da un lato che avremmo pagato l'inchiesta, ma dall'altro c'è un pezzo di Pd che ha voluto dare un segnale restando a casa senza cercare un'alternativa a sinistra". Secondo il neoeletto presidente "bisogna leggere lucidamente questo voto, il distacco da Fabbri rimane attorno ai 20 punti, non è questo in discussione. Abbiamo cinque anni per dimostrare di fare bene. Bisogna portare un grande cambiamento".

LA CHIAMATA DI MATTEO RENZI A BONACCINI. Il premier Matteo Renzi ha chiamato Stefano Bonaccini per fargli i complimenti per la vittoria. A dirlo lo stesso candidato Pd quando arriva in via Aldo Moro per commentare il risultato delle elezioni a spoglio ancora in corso ma che già lo incorona nuovo governatore dell'Emilia-Romagna. "Matteo ha fatto i complimenti, ha detto di tenere duro e abbassare la testa, perche' c'è tempo per dimostrare che potremo fare bene", riferisce Bonaccini. E aggiunge: "Su quello che ho fatto non ho rimproveri da farmi, ci ho messo la faccia in un momento particolarmente delicato per tutti noi. Adesso dobbiamo fare le cose giuste, cioe' un grande cambiamento".

Alle spalle di Bonaccini si attesta Alan Fabbri con il 29,85% dei consensi, frutto di un vero e proprio boom del suo partito, la Lega Nord, capace di trascinare la coalizione con il 19,45%. Molto male Forza Italia, che si fa piccola piccola finendo addirittura prossima all'8%.

Terza forza della contesa elettorale è Giulia Gibertoni, ma in casa M5s c'è grande aria di delusione. Il 13,3% certifica una battuta d'arresto imprevista per il Movimento di Beppe Grillo, che perde moltissimi voti rispetto alle europee e torna ai livelli del 2010. A seguire, per un posto nell'Assemblea Legislativa, c'è il 4% dell'Altra Emilia-Romagna, la lista della candidata Maria Cristina Quintavalla. Il candidato del Nuovo Centro Destra Alessandro Rondoni arriva al 2.66% mentre Maurizio Mazzanti prende l'1.12% con la lista Liberi Cittadini per l'Emilia Romagna.

I RISULTATI DEFINITIVI

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