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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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San Cesario, Piccinini: "Bilancio 2012, i cavatori non pagheranno l'Imu"

Il Capogruppo della lista civica "Nuovo San Cesario con senza filtro": "Poco importa se i terreni destinati alle attività estrattive possono arrivare a produrre un giro d’affari miliardario"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Il quadro normativo è incerto, non ci sono sufficienti garanzie, stiamo aspettando che il catasto accatasti, poi tanto finisce che i cavatori fanno ricorso”. Questo, in sintesi, quanto emerso dalle parole del Sindaco nell’ultimo Consiglio Comunale, in risposta ad una nostra interrogazione. Meglio dunque non decidere nulla, lasciare tutto com’è: i cavatori non pagheranno l’IMU e poco importa se i terreni destinati alle attività estrattive possono arrivare a produrre un giro d’affari miliardario. “L’Amministrazione persegue il rispetto dell’equità fiscale e tributaria”  il Sindaco ha detto anche questo e sì certo, ci mancherebbe, gli crediamo. Vorremmo però entrare nel merito: sono effettivamente “perseguiti” i cavatori ?

Ad oggi nessun Comune della Provincia fa pagare loro l’Imu. Questo nonostante la Cassazione  (sentenza n. 19732/2010) abbia affermato che l’ICI sui terreni per le attività estrattive andrebbe applicata comunque, indipendentemente dal loro accatastamento; in ben due lettere (una del 2006, l’altra del 2008) inviate all’Agenzia Regionale per l’Emilia Romagna, l’Agenzia nazionale del Catasto scrive nero su bianco che le cave sono immobili da accatastare nella categoria speciale “D” e quindi dovrebbero pagare l’imposta; per i cavatori da quasi vent’anni le tariffe sono sempre quelle: 0,57 euro per metro cubo di ghiaia, a fronte di un guadagno di circa 15/20 euro.

Le proposte di aggiornarle, quantomeno all’inflazione secondo i dati Istat, sono tutte naufragate. Legambiente, i comitati no cave, la nostra lista civica insieme a quelle di Castelfranco, Spilamberto, Bazzano, Savignano, esponenti di centrodestra, fino ai consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, tutti si sono scontrati con l’inerzia della maggioranza. Eppure lo stesso Consiglio Regionale, nel marzo 2011 approvò una risoluzione di Sel-Verdi per l’aumento degli oneri di cava ed il Presidente, Vasco Errani, si impegnò a farlo davanti alle telecamere di Report. Che dire? Ci vuole coraggio per perseguire veramente il rispetto dell’equità fiscale e tributaria. Se non c’è equità fiscale però, non c’è giustizia sociale e non raccontiamocela, per favore, che tutti sono uguali “ai nastri di partenza”. I cavatori laddove operano hanno un peso non indifferente, lo sappiamo bene. Un amministratore non dovrebbe però dimenticare le tante famiglie ed imprese che pur in affanno, sono costrette (loro sì, senza alcun dubbio normativo) a pagare l’IMU. A meno che, invece di chiamarli “amministratori” non sia più appropriato definirli “impiegati del loro partito”.

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