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Politica San Cesario sul Panaro

Bufera Legambiente, il circolo “epurato” chiede un'indagine della Regione

Sabina Piccinini, ex presidente dell'ormai ex circolo Legambiente di San Cesario sul Panaro, ha presentato un esposto alla Regione. Chiede un'indagine sull'operato dei vertici dell'associazione, che accusa di “epurazione” e violazioni statutarie

“Mentre chiedevano contributi alla Regione per spiegare ai ragazzi delle scuole la “cultura della legalità”, i vertici regionali di Legambiente epuravano il circolo di San Cesario sul Panaro, con decisioni arbitrarie, prese senza coinvolgere gli organismi preposti e in contrasto con lo statuto stesso dell'associazione”. Questo in sostanza il contenuto della segnalazione che Sabina Piccinini, presidente dell'ormai ex circolo Legambiente di San Cesario sul Panaro, che ha deciso di dare battaglia presentando tramite il proprio avvocato un esposto in Regione Emilia-Romagna.

La Piccinini – storica interprete della battaglia ai 'cumuli di vetro' del suo territorio – chiede dunque che gli organismi che gestiscono il registro delle associazioni di volontariato facciano le dovute indagini sull'operato dei vertici regionali dell’associazione, in primis di Lorenzo Frattini, presidente Legambiente.

“Il Circolo di San Cesario vantava ben trenta soci – spiega Sabina Piccinini - è stato “epurato” ufficialmente per problemi di conflitto di interessi, per via del mio ruolo di presidente di circolo e consigliere comunale di opposizione di una lista civica non collegata ai partiti, in un comune di poco più di 6000 anime. Questo, quando fra i più stretti collaboratori dello stesso presidente Frattini ci sono casi ben più seri e documentati di conflitti di interesse. E che dire di Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e presidente della commissione ambiente della Camera? Lui lo hanno fatto presidente onorario, a me hanno chiuso il circolo”. 

La Piccinini punta poi il dito contro sull'attività dell'associazione, rivelando come l'attività sia ormai ridotta al lumicino: “Da tempo ormai, le sempre più rare riunioni del consiglio direttivo regionale vengono disertate da più della metà dei componenti, quest'anno non c'è ancora stata una seduta in cui fosse presente la maggioranza dei membri, si va avanti solo con deleghe di dubbia legittimità”.

“In oltre 10 anni di attività, il mio ex Circolo si è occupato degli impatti delle attività estrattive sul territorio, delle questioni sanitarie legate alle montagne di vetro non riciclato della ditta Emiliana Rottami (di cui recentemente si è interessata anche la trasmissione Rai Report), dell’esposto per disastro ambientale contro l’ex presidente Errani dopo la tragica alluvione che ha colpito comuni della provincia di Modena. Forse l’attività del Circolo di San Cesario è risultata troppo “scomoda per i vertici regionali continuamente in cerca di contributi pubblici? - chiosa l'attivista - La parola passi ora alla Regione”. 

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