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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Patto si stabilità, sbloccati 26 milioni per la provincia di Modena

Sono 39 i comuni modenesi che potranno beneficiare di una cifra extra per lavori e investimenti. Saliera: “Quest'anno la Regione ha aumentato la propria quota ma occorre rivedere le norme nazionali”

La Regione Emilia-Romagna sblocca 150 milioni di euro di potenzialità di spesa grazie alla legge regionale in materia di patto di stabilità territoriale: si tratta di risorse che Comuni e Province hanno in cassa ma che, senza l’intervento delle norme previste nella legge regionale, rimarrebbero bloccate a causa della legge nazionale in materia di patto. Un ritornello ben noto a chi segue i bilanci degli Enti locali, per i quali lo sblocco è una piccola ma significativa boccata d'ossigeno.

“Prosegue il nostro impegno per il sostegno agli Enti locali e al sistema produttivo: dal 2010 a oggi la Regione ha così sbloccato 750 milioni di euro di investimenti e di pagamento dei fornitori da parte di Comuni e Province - spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Bilancio - Quest’anno per la Regione è stato uno sforzo ancora maggiore visto che le nuove norme sul patto di stabilità approvate nell’ultima legge hanno ridotto la nostra possibilità di aiutare i Comuni”. Infatti, la legge di stabilità 2014 ha previsto un taglio di 1 miliardo di euro per le Regioni, ha imposto di attuare il riparto delle quote di patto entro il 15 marzo e non più il 31 ottobre, riducendo di molto la possibilità di reperire e ottimizzare le risorse, e ha previsto meccanismi fissi di ridistribuzione tra Comuni e Province (25% per le Province, 37,5% per i Comuni superiori ai 5.000 abitanti e 37,5% per quelli Comuni inferiore ai 5.000 abitanti).

Ai comuni della provincia di Modena sono stati destinati poco più di un sesto dei fondi complessivi, per una cifra pari a 26.820.461 euro. Questi soldi sono stati suddivisi tra 39 comuni, lasciandone a bocca asciutta 8. La cifra più rilevante è andata ovviamente al capoluogo (5.639.785 euro), seguita da  Mirandola (1.742.316), Castelfranco Emilia (1.500.000), Montese (1.150.514) e Nonantola 1.116.204. Per tutti gli altri comuni cifre sotto il milione, mentre 3 milioni sono stati destinati anche alla Provincia.

“Se la Regione non avesse aumentato la propria quota di risorse a disposizione dei Comuni, oggi molti Enti locali si sarebbero trovati fortemente penalizzati - aggiunge Saliera - Se si vuole continuare a dare risposta ai problemi degli Enti locali bisogna che si superino le difficoltà imposte dalla legge di stabilità 2014: spero davvero che le Associazioni degli Enti locali (Anci, Upi, Legautonomie, Uncem), le parti sociali e i parlamentari si impegnino insieme a noi affinché il Governo e il Parlamento rivedano le norme recentemente introdotte ristabilendo per la Regione Emilia-Romagna quegli spazi di autonomia che nell’ultimo triennio hanno permesso di raggiungere obiettivi molto importanti per la nostra economia e di soddisfare i bisogni e le richieste dei nostri Comuni”.

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