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Mafia, Sel a Bologna per il processo Black Monkey

I rappresentanti di Sinistra Ecologia e Livbertà di Modena prenderanno parte all'udienza del processo che vede imputati il boss Nicola Femia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

SEL Modena, nella sua rappresentanza istituzionale – Capogruppo Marco Cugusi e Assessora Ingrid Caporioni- e politica – con il coordinatore cittadino Andrea Bosi-, si recherà  venerdì 24 ottobre a Bologna per partecipare all’udienza del processo “Black Monkey”, che vede alla sbarra Nicola Femia, boss ‘ndranghetista considerato il re delle slot machines, insieme ad altre decine di imputati.

Parte lesa il giornalista Giovanni Tizian, residente a Modena, che, dopo le minacce di morte ricevute dal boss, è costretto a vivere sotto scorta. Al suo fianco, il Comune di Modena si è costituito parte civile nel processo con una delibera di giunta dello scorso gennaio. All’udienza di venerdì e a quella successiva del 14 novembre, oltre ai volontari dell’associazione Libera, sarà presente lo stesso Giovanni Tizian. 

SEL chiede all’Amministrazione di essere presente anche fisicamente, per far sentire la propria vicinanza al giornalista e per prendere una posizione forte contro la criminalità organizzata. L’impegno assoluto di Sinistra Ecologia Libertà nello sviluppo di azioni di contrasto alle infiltrazioni malavitose nei nostri territori resta una priorità in tutta la Provincia.

Azioni concrete in questa direzione possono e devono essere messe in atto: a cominciare dal prevedere significative riduzioni della TARI per gli esercizi che rinunciano alle slot machines (sull’esempio di quanto fatto dal Comune di Soliera) per continuare con l’istituzione dell’osservatorio permanente sulla criminalità organizzata e al superamento della logica dell’appalto al minimo ribasso.

«Crediamo che un paese in cui un cittadino si sente solo non sia un paese del tutto democratico, ed è per questo che saremo a Bologna venerdì, insieme a tutte le componenti dell’amministrazione comunale che ne condivideranno la necessità: per far sapere a Giovanni Tizian che non è solo in questa battaglia, e per ribadire alle mafie che a Modena non troveranno terreno fertile per i loro affari, né un’amministrazione che si piega sotto il peso delle loro minacce».

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