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"Demoliamo il gabbiotto davanti alla stazione", Seta sprona il Comune

Più chiusa che aperta, estiticamente discutibile, pressochè inutile. Lo stesso presidente di Seta Vanni Bulgarelli si dice pronto contribuire anche economicamente ad un nuovo servizio per i viaggiatori

"La porta di accoglienza di Modena, nel cuore della stazione centrale, non può più essere quella del 'gabbiotto': siamo pronti a buttarlo giù, a demolirlo, e a contribuire alla riqualificazione di tutti i servizi". È il presidente di Seta Vanni Bulgarelli, alla guida del colosso dei trasporti che serve Modena, Reggio e Piacenza, a iniziare a scrivere la parola fine per il 'gabbiotto' della stazione. Si tratta del cubo giallo che opera come punto informativo turistico e biglietteria dei bus, con disagi non da oggi sotto gli occhi di tutti. Acquistare un biglietto allo sportello di pomeriggio non è possibile, ma anche di mattina capita di trovare il cartello "torno subito". 

Così, da tempo è stata installata una biglietteria automatica nel fianco della struttura: oltre a essere poco visibile, tuttavia, si distingue per un software non proprio d'avanguardia. Di conseguenza, e non di rado, turisti, viaggiatori o semplici residenti restano spiazzati. Il quadro non è confortante ma più che altro il problema sta diventando cronico, nonostante l'impegno del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e della sua amministrazione a riqualificare proprio in chiave turistica tutta l'area, da Expo 2015 in giù. 

Bulgarelli conosce bene la vicenda e, interpellato, ne parla a margine oggi di una conferenza sui nuovi servizi di Seta. Spiega il numero uno di Seta: "Fin dai tempi della vecchia azienda tpl Atcm, sono stati individuati lì due servizi. Quelli igienici, che dovrebbero essere riservati al nostro personale e che peraltro sono inqualificabili: stiamo valutando se ristrutturarli o rifarli, ma essendoci quelli della stazione non diventa così fondamentale". L'altra questione, appunto, è quella del punto informativo e della biglietteria.

"La vecchia biglietteria- ragiona Bulgarelli- è stata ridimensionata perchè il Comune ci ha chiesto di ridurre gli orari, in un'ottica di esigenza di risparmi: così, abbiamo piazzato la biglietteria automatica". Quella un po' nascosta dal 'gabbiotto', appunto: "Prima era di lato, in bella vista per tutti, ma la nuova macchina nello stesso posto non ci stava: così, è stato chiuso e rattoppato lo spazio, e la nuova macchina resta dietro. Ci sono questi cartelli che lo indicano... Sì, ci si arriva dopo un giro un po' curioso", sorride amaro Bulgarelli. Che prosegue: "Un anno fa dissi alla giunta che tutto questo non può andare bene, per usare un eufemismo. E non va bene per tutti, non solo per noi di Seta. Noi non possiamo installare una biglietteria all'interno della stazione, nell'atrio, visto che il gruppo Fs non è disponibile. Ne avevamo parlato anche con Tper, ma nulla", ammette franco il presidente. 

Che procede: "Ho quindi proposto al Comune e all'Agenzia della mobilità: buttiamo giù il gabbiotto, lo demoliamo, e se ne costruisce un altro, con un arredo adeguato. Abbiamo qualche idea, sul vetro, sul legno... Sarà meno anni '80? Meno anni '70 diciamo", sorride Bulgarelli. Il quale assicura: "Il posto c'è: lì dove si trova la tettoia della sosta, sulla sinistra. Potrebbe trattarsi di una struttura a trapezio, sempre con le stesse due funzioni: sportello Iat con gli orari del caso, e biglietteria automatica Seta. Migliorando sicurezza e prestazioni". 

Un'occasione c'è: il prossimo anno il Comune di Modena deve rinnovare il bando per il servizio Iat nel suo complesso, il capitolo stazione è aperto e il 21 settembre si farà il punto in riunione. Conclude Bulgarelli: "Siamo disponibili e ci mettiamo anche qualche soldo". Fino a 150.000-200.000 euro, pare.

(DIRE)

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