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Pensioni e welfare, i sindacati modenesi bocciano la Legge di Bilancio

Oggi a Modena attivo unitario. Cgil Cisl Uil: «La previdenza resta una nota dolente»

«Su pensioni, giovani, occupazione e sanità il governo ha dato finora risposte parziali e insoddisfacenti». Lo hanno detto i segretari generali di Cgil Modena Manuela Gozzi, Cisl Emilia Centrale William Ballotta e Uil Modena-Reggio Luigi Tollari all’attivo unitario dei delegati sindacali, riuniti stamattina a Modena per spiegare la posizione dei sindacati confederali sui contenuti della legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri.

L’iniziativa di oggi rientra nella campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro con le quali Cgil Cisl Uil intendono informare i cittadini sugli incontri con il governo sulla legge di bilancio, in particolare sugli aspetti relativi a previdenza e mercato del lavoro.

«Riconosciamo che, grazie alla nostra azione, nel provvedimento ci sono elementi positivi – hanno affermato Gozzi, Ballotta e Tollari – Per esempio la decontribuzione per le assunzioni dei giovani, rafforzata nel Sud, e le maggiori risorse per combattere la povertà. Dopo otto anni di blocco, la Finanziaria stanzia i soldi per i contratti di tre milioni di lavoratori pubblici. Ma non basta, c'è un vuoto che va colmato: la gestione della seconda parte dell'accordo sulla previdenza. Il governo deve rispettare il patto che abbiamo fatto l'anno scorso. Dobbiamo rafforzare la previdenza dei giovani e cambiare insieme il meccanismo dell'aspettativa di vita, individuando i mestieri e le attività più faticose e gravose. Il governo deve capire – hanno concluso i segretari di Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena-Reggio - che non si vive fino a ottant'anni quando si sono fatti lavori più complicati e usuranti di altri».

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