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Via libera dei sindaci modenesi per il nuovo statuto della Provincia

L'assemblea dei sindaci di Modena ha dato l'ok al nuovo statuto della Provincia, che ha rinnovato l'ente secondo le direttive delle riforma del Governo. L'obiettivo è di agevolare le amministrazioni comunali

E' stato dato l'ok al nuovo statuto per una Provincia trasparente sempre più al servizio dei Comuni. L'Assemblea dei sindaci modenesi su proposta del Consiglio ha votato positivamente, gli unici contrari sono stati Germano Caroli, sindaco di Savignano sul Panaro, e Mauro Smeraldi, sindaco di Vignola. "Non si tratta solo di una semplice collaborazione, ma - come si legge nella parte dello Statuto dedicato ai principi - la Provincia intende gestire servizi tecnici e amministrativi nell'interesse dei Comuni e delle Unioni di Comuni che aderiscono a specifiche convenzioni".

IL PRESIDENTE MUZZARELLI: "SUPPORTO TECNICO E AMMINISTRATIVO AI COMUNI". "E' chiaramente uno Statuto di transizione - ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena - che recepisce le novità introdotte dalla riforma soprattutto sugli organi di governo, in attesa della riforma costituzionale ma soprattutto in vista del percorso regionale che porterà alla nascita del nuovo ente di area vasta. Intanto abbiamo voluto prefigurare, anche in sede di Statuto, un nuovo ruolo per queste ente, sempre più a servizio dei Comuni, rafforzando quella funzione di supporto tecnico e amministrativo.

I POTERI DELLA NUOVA PROVINCIA. Oltre a indicare i principi generali sulle funzioni dell'ente, lo Statuto stabilisce le modalità di funzionamento interne e le competenze dei diversi organi: al presidente sono attribuite le funzioni in passato svolte dalla giunta; il Consiglio è un organo di indirizzo e controllo composto da 12 consiglieri, oltre al presidente (tutti senza compenso), che decide anche sulla programmazione finanziaria dell'ente, gli atti di pianificazione e i rapporti con gli altri enti, mentre l'Assemblea dei sindaci approva Statuto e bilancio e delibera su convenzioni, accordi e intese.

LE NOVITA'. Tra le novità spicca la figura del difensore civico territoriale che la Provincia intende scegliere tra i cittadini con esperienza in campo giuridico amministrativo e sarà al servizio anche dei Comuni. Un specifica parte dello Statuto, infine, è dedicata agli istituti di partecipazione come la possibilità di presentare istanze, petizioni e proposte di deliberazione,  la consultazione popolare e i referendum consultivi su materie di competenze e rilevanza provinciale. .

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