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Piacentini Costruzioni verso il fallimento, l'appello dei sindaci di Castelnuovo e Palagano

"Il percorso per l'omologa definitiva del concordato della Piacentini Costruzioni sembra destinato a concludersi con il fallimento dell'impresa stessa, con la perdita di decine e  decine di posti di lavoro, con altrettante famiglie senza stipendio, con fornitori (altre imprese e artigiani) anch'essi privati della possibilità di lavorare e di recuperare, nel tempo, i crediti vantati ad oggi nei confronti dell'azienda". Lo sostengono Fabio Braglia, sindaco di Palagano, e Massimo Paradisi, sindaco di Castelnuovo Rangone, ovvero i due comuni dove l'azienda ha le proprie sedi.

"Siamo estremamente preoccupati per le gravi ricadute sociali che tale fallimento porterebbe a tante famiglie e alla comunità nel suo complesso - proseguono i primi cittadini - Facciamo dunque appello alla responsabilità di tutti affinché già da domani, vista l'imminenza della decisione del tribunale,  vengano messi in atto tutti i tentativi possibili, che ci sono, per scongiurare tale fallimento, consentendo la prosecuzione dei lavori in essere e garantendo la continuità aziendale necessaria a lavoratori, fornitori, aziende dell’indotto e rispettive famiglie".

Per garantire detta continuità aziendale tanti,tantissimi, creditori si sono espressi a favore nell'apposita adunanza prevista dalla legge, ottimisti sulla ripartenza di una azienda storica e radicata nel territorio: fornitori, erario, enti previdenziali e assistenziali hanno così accettato importanti riduzioni del proprio credito con l'obiettivo di poter continuare a lavorare e garantirsi altresì un parziale rientro del debito accumulato. "Chiediamo agli istituti di credito ,che dovrebbero essere  pilastro fondamentale della nostra economia, di fare altrettanto, garantendo a tutti gli altri attori la possibilità di provare a risollevarsi: è nel DNA stesso delle banche sostenere il sistema produttivo, in questo caso tale sostegno è fondamentale, indispensabile, decisivo".

"Allo stesso tempo chiediamo agli organi della procedura, Commissario Giudiziale e Giudice Delegato in primis, di favorire una soluzione positiva auspicando anche l’iniziativa doverosa degli istituti di credito: il rispetto della legge, dovuto, consente comunque di trovare i percorsi necessari per arrivare ad omologare il concordato della Piacentini, rimandando ai mesi successivi i controlli del rispetto del piano concordatario. Tutte le nostre comunità si aspettano, e chiedono a gran voce, che questo sforzo venga fatto nel primario interesse della collettività", chisano Braglia e Paradisi..

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