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Urbanistica, Articolo Uno/Per me Modena: "Indignati dall'arroganza dei costruttori"

Il gruppo consigliare di maggioranza attacca duramente al presa di posizione delle associazioni di categoria, che si erano dette preoccupate dalle scelte del Comune sui progetti edificatori: "Abbiate rispetto del processo democratico ed istituzionale in corso"

"Abbiamo letto con stupore l'aut aut con cui le Associazioni dei costruttori modenesi dichiarano di volere iniziare a costruire a breve e intimano, con toni perentori, al Comune di Modena di scansarsi, di farsi da parte mentre è in pieno corso un processo di valutazione della ipotesi di recesso per autotutela dall'accordo per la costruzione di nuovi alloggi in via Morane. I toni sono i soliti di chi, forte del suo potere economico privato, pensa di sovrastare il potere pubblico democratico a presidio dell'interesse generale".

Questo il duro commento che il gruppo consigliare Articolo Uno-Mdp/Per me Modena riserva al messaggio lanciato ieri dalle associazioni di categoria del settore edile locale, che avevano espresso preoccupazione in particolare per la decisione dell'Amministrazione di rivedere al ribasso l'espansione urbanistica del comparto Vaciglio/Morane.

"Non ci meraviglia che si continui a lodare la pessima legge urbanistica regionale, che cancella o rende debole la pianificazione pubblica, annulla o depotenzia il ruolo dei consigli comunali e apre le porte ad un incontrollato consumo di suolo, legge "scritta" in larga parte proprio dai costruttori o comunque non modificata, come richiesto dalla sinistra, per il loro veto, ma siamo indignati dalla arroganza con la quale pensano di potere decidere sopra la testa della Istituzione democratica cittadina su impulso di una mobilitazione democratica dei cittadini", attacca ancora il gruppo della sinistra modenese.

Articolo Uno-Mdp/Per me Modena rende poi noto che Martedì 13 marzo, anche su iniziativa del gruppo stesso, si terrà una audizione in comune per comprendere sino in fondo i termini giuridici ed economici di un eventuale recesso dagli accordi definiti in base alle potenzialità edificatrici vecchio PRG e alle successive decisioni assunte per l'housing sociale. "Potrebbe non essere sufficiente, potrebbero essere necessari altri passaggi di approfondimento ed è del tutto fuori luogo, e per quanto ci riguarda inefficace, brandire ipotesi di risarcimenti milionari che solo il processo di approfondimento potrà definire. Noi ci adopereremo perché prepotenza e disprezzo delle procedure istituzionali non abbiano cittadinanza in democrazia". 

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