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Sottopasso Crocetta, "intervento ridotto per aprirlo"

Lo ha annunciato l’assessore Giacobazzi rispondendo all’interrogazione di Poppi (Modenasaluteambiente) in Consiglio. “A disposizione circa 200 mila euro per i lavori essenziali”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Il Comune procederà con proprie risorse a effettuare un intervento sul sottopasso ciclopedonale in zona Crocetta che, seppur ridotto, lo renda agibile attraverso la realizzazione della rampa sud e il ripristino della parte già costruita, cioè l’ingresso da nord e il tunnel sotto la ferrovia”.

Lo ha annunciato l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 26 settembre, all’interrogazione, trasformata in interpellanza, di Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it. La consigliera ha chiesto se, quando e in che modo saranno terminati “i lavori di realizzazione del sottopasso ciclabile della ferrovia che dovrebbe collegare la zona Nord (Crocetta) al Museo Enzo Ferrari e alla zona ex Acciaierie e la sistemazione delle fasce nord e sud della ferrovia in quel tratto”. Poppi ha evidenziato che l’opera “versa in stato di abbandono e degrado e quanto costruito si sta deteriorando per la presenza di acqua che ristagna sul fondo”.

Giacobazzi ha spiegato che l’opera, da progetto, richiederebbe una spesa di 1 milione 200 mila euro, “cifra che non è nelle disponibilità dell’Amministrazione. Possiamo contare su circa 200 mila euro – ha precisato – con i quali completeremo solo i lavori necessari a rendere il sottopasso utilizzabile, mentre altri elementi previsti, come ad esempio l’ascensore, sono rimandati a interventi futuri”. L’assessore ha aggiunto che “ulteriori risorse potrebbero arrivare da modifiche onerose alle destinazioni d’uso delle aree relative ai comparti Benfra, che ha già realizzato parte dei lavori del sottopasso, e Acciaierie, su cui sono in corso ulteriori processi di trasformazione. Non è esclusa quindi – ha aggiunto – la possibilità di mettere a loro carico l’intervento, ma i tempi sono lunghi e si è deciso intanto di rendere almeno fruibile l’infrastruttura, già realizzata per tre quarti”. Il sottopasso avrà una pendenza inferiore al 4 per cento e permetterà di oltrepassare la linea ferroviaria e le complanari.

Sul tema è intervenuto anche William Garagnani evidenziando che “sono rarissimi i sottopassi ciclopedonali utilizzati” e che al contrario “diventano spesso zone di degrado. Per incentivare la ciclabilità – ha proseguito – è necessario sostenere la percezione di sicurezza del ciclista e in questo senso spesso è preferibile posizionare le ciclabili a fianco di strade e illuminarle in modo significativo”. Nella replica, la consigliera Poppi si è detta d’accordo con Garagnani, “ma questa è un’opera lasciata incompiuta a lavori avanzati e deve essere conclusa. Il sottopasso è in posizione centrale – ha aggiunto – e si può ovviare al problema sicurezza con un’adeguata illuminazione. E’ vero che spesso i ciclisti percorrono il tratto sul cavalcaferrovia – ha precisato infine – ma non per tutti è agevole in quanto ripido”.

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