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Sottopasso percorso natura Panaro, tratto già messo in sicurezza

L’assessore Arletti ha risposto all’interrogazione urgente di Garagnani del Pd

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Dopo un primo e immediato intervento di messa in sicurezza effettuato dalla Provincia, i tecnici comunali e provinciali stanno verificando gli interventi di ripristino nel sottopasso del ponte Sant’Ambrogio; zona in cui le attività di vigilanza sono senz'altro da intensificare. È quanto ha affermato l’assessore all’Ambiente Simona Arletti rispondendo in Consiglio comunale di giovedì 9 gennaio 2014 a un’interrogazione urgente di William Garagnani del Pd sul “grave danneggiamento nel sottopassaggio ciclopedonale del ponte di Sant’Ambrogio” presentata il 9 dicembre. Dopo aver ricordato che “il sottopasso offre continuità al Percorso natura e permette la visione di un manufatto settecentesco di pregio”, il consigliere ha evidenziato che “lo sfondamento della vetrata che chiudeva i fornici e l’effrazione dell’accesso, protetto da un grosso lucchetto, alle ampie cantine del ponte, che possono ora essere ricettatolo delle attività di male intenzionati, deve essere stato fatto con una grossa mazza e di notte”. Garagnani ha quindi chiesto informazioni su sorveglianza, manutenzione e interventi per il ripristino del tunnel danneggiato.

L’assessore ha spiegato che i soggetti che “fanno effettiva vigilanza sul Percorso Natura del Panaro sono le Guardie Ecologiche Volontarie e le Guardie ecologiche Legambiente, la Polizia Provinciale e, nei tratti più prossimi ai centri abitati, Polizia Municipale. La manutenzione ordinaria e straordinaria spetta alla Provincia con il concorso finanziario dei Comuni. La manutenzione ordinaria consiste principalmente nei periodici sfalci dell'erba, nella rimozione di rami e alberi caduti e abbattimento di quelli pericolosi, in contenute sistemazioni del fondo, delle staccionate e della segnaletica. Quella straordinaria nell’esecuzione di interventi in caso di erosioni spondali e di miglioramenti strutturali del fondo. “Naturalmente tutto dipende dalle risorse disponibili, alquanto scarse negli ultimi anni”, ha precisato l’assessore. Arletti ha inoltre ribadito inoltre che “appena ricevuta la segnalazione, la Provincia si è immediatamente attivata rimuovendo i vetri lungo il Percorso, installando un telo plastificato a chiusura delle entrate e apponendo cartelli di attenzione. Ora - ha continuato - i tecnici stanno valutando gli interventi da fare al manufatto di proprietà del Demanio statale e dove “già prima della realizzazione del Percorso Natura, il Comune di Modena, in accordo con la Soprintendenza, aveva installato vetrate anti-intrusione e chiuso il portone di accesso a monte del tunnel. Quello verificatosi ai primi di dicembre – ha aggiunto - è il primo episodio di vandalismo di un certo rilievo accaduto nella struttura dopo la realizzazione del Percorso Natura”.

Federico Ricci, capogruppo di Sel, ha chiesto la trasformazione in interpellanza per sottolineare “il boom della bicicletta che si sta registrando - nel 2012 ne sono state vendute 1,8 milioni contro 1,5 milioni di automobili - forse per la crisi economica ma anche perché i comuni hanno reso più praticabili i percorsi per andare a scuola o al lavoro in bici. Se creiamo le condizioni, sempre più persone decideranno di utilizzare la bici”, ha concluso accennando a “come sia all’ordine del giorno anche del Governo il tema della tutela degli utenti deboli”. Il consigliere Garagnani si è dichiarato “molto soddisfatto della risposta dell’assessore e della tempestività dell’intervento di messa in sicurezza. Ha sottolineato l’eccellenza del Percorso natura che viene abbondantemente fruito in bici e a piedi, sottolineando però che il tema della vigilanza va affrontato seriamente, anche perché chi ha fatto il gesto vandalico forse voleva utilizzare quei locali in modo illecito”. Concludendo, l’assessore Arletti ha ricordato come abbia costituito assieme all’assessore Giacobazzi un tavolo per la mobilità dolce a cui partecipano anche le associazioni e l’importanza di conciliare i bisogni di chi usa la bici per spostarsi o per trascorrere il tempo libero.

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