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Cittadella giudiziaria all'ex Manifattura Tabacchi, un tavolo al Ministero per la progettazione

Il sottosegretario Giorgis lo ha annunciato all'evento organizzato da Rebecchi, candidato Pd alle regionali: “Pronti ad ascoltare il territorio”

“Possiamo fare tutte le riforme della giustizia che vogliamo, ma senza le strutture adeguate non saranno mai efficaci. Se vogliamo garantire processi rapidi e la certezza del diritto, abbiamo bisogno di più personale, ma anche di edifici adeguati. Ecco perché questo governo intende procedere nella direzione, ove possibile, di realizzare delle cittadelle giudiziarie, accorpando gli uffici distaccati e razionalizzando spese e procedure. E di farlo partendo dall'ascolto dei territori”.

Una posizione chiara quella del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Giorgis, che ha concluso così il suo intervento al termine dell'evento organizzato dal candidato del Pd in Consiglio regionale, Pier Giorgio Rebecchi, presso la Camera di Commercio, cui ha preso parte anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli.

Giorgis si è assunto l’impegno di istituire già nelle prossime settimane un tavolo di lavoro presso il Ministero, che vedrà la partecipazione di tutti i soggetti interessati, per cerare di definire un cronoprogramma e di risolvere gli eventuali problemi burocratici.

“Attualmente – ha precisato il candidato Pd - a Modena abbiamo 5 sedi distaccate, in parte di proprietà pubblica ed in parte privata, tra procura, tribunale civile, penale e amministrativo e questo non è accettabile. Si crea infatti inefficienza e spreco di risorse pubbliche. Non solo. Quello che oggi è un vuoto nel cuore della città, a due passi da un nodo infrastrutturale fondamentale quale è la stazione, può diventare un baluardo a supporto della legalità e per la sicurezza: il centro nevralgico della macchina giudiziaria modenese, in grado di funzionare alla perfezione grazie a spazi ben organizzati e una posizione baricentrica rispetto al resto della città. Il mio compito da Consigliere regionale sarà quello di vigilare su questa partita e garantire che sia condotta fino in fondo. Si è già perso abbastanza tempo”

“Se questa operazione andrà in porto – ha chiarito il sindaco Muzzarelli – è solo perché finalmente, dopo mesi di black out, le istituzioni hanno ricominciato a parlarsi. Sembra incredibile ma con la Lega al governo, qui a Modena tutto si è bloccato. Ora invece abbiamo la possibilità di ottenere un duplice risultato: recuperare un bene architettonico di pregio in città e trovare una soluzione definitiva a una situazione che si trascina da 25 anni. Noi siamo pronti”.

“Questo– ha concluso Rebecchi – è un intervento che non lascia spazio a speculazioni o interessi nascosti: fa il bene dei cittadini di Modena, del mondo forense, e rende più sicuro il quartiere. Continuare a gestirla con eventuali soluzioni “tampone”, sarebbe un grave errore”.

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