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Politica Castelnuovo Rangone / Via Barbieri Zoello, 15

Sciopero ad oltranza alla Castelfrigo, arriva anche Susanna Camusso

In programma anche un incontro con la numero uno del sindacato Cgil per i lavoratori delle cooperative che da quasi due settimane stanno protestando senza sosta a Castelnuovo Rangone

La segretaria generale nazionale della Cgil Susanna Camusso sarà a Castelnuovo Rangone domani sabato 4 novembre per incontrare i lavoratori delle cooperative Work Service e Ilia D.A. in appalto presso la Castelfrigo, che da 12 giorni presidiano lo stabilimento contro la procedura di licenziamento per 75 soci-lavoratori. 

L’incontro, pubblico e aperto a tutti, si tiene alle ore 13.30 (e indicativamente sino alle ore 15.30) presso il circolo Arci “Ex Stazione” di Castelnuovo Rangone (la sala si trova in fondo al parcheggio pubblico di via Zoello Barbieri, 15). Oltre a Camusso sarà presente all’incontro anche Ivana Galli segretaria nazionale del sindacato agroindustria Flai/Cgil. Le due dirigenti nazionali della Cgil incontreranno i lavoratori per portare solidarietà e discutere con loro della difficile situazione che stanno vivendo. 

La presenza a Castelnuovo di Camusso e Galli si lega alla battaglia per i diritti e al contrasto delle forme di illegalità e caporalato che interessano il distretto modenese delle carni, caratterizzato dalla presenza di “false cooperative”, sfruttamento del lavoro, evasione contributiva e fiscale delle sedicenti cooperative, mancato rispetto di regole e contratti. Fenomeni e comportamenti ancor più incomprensibili in un settore le cui perfomance hanno risentito meno di altri degli effetti della crisi degli ultimi anni. 

L’iniziativa con Camusso e Galli di domani rientra nella mobilitazione che la Cgil di Modena insieme alle categorie Flai e Filt, sta conducendo da settimane a sostegno dell’occupazione per evitare i 75 licenziamenti nelle cooperative, e per rivendicare corrette applicazioni contrattali e condizioni di lavoro dignitose. 

La Cgil auspica che cada al più presto il muro di silenzio e indifferenza sulla vertenza Castelfrigo e in generale sulle condizioni di lavoro nel distretto della lavorazione delle carni, sia da parte di molte istituzioni locali che delle associazioni datoriali, a partire da Confindustria. 

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