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Cavezzo: il campanile pericolante paralizza il centro storico

Stefano Venturini, capogruppo Pdl-Lega, accusa la Soprintendenza ai beni artistici, che vorrebbe restaurare la torre campanaria: "Per colpa di quel campanile il centro del paese non è sicuro"

Se un campanile impedisce a un paese una vita normale, forse è il caso di abbatterlo. Questo almeno quanto sostiene il capogruppo del Pdl-Lega di Cavezzo, Stefano Venturini, che denuncia una situazione ai limiti dell’assurdo: la torre campanaria del paese ha crepe strutturali evidenti e rischia di crollare da un momento all’altro, impedendo di fatto che le attività del paese riprendano, dal momento che nessuno si azzarda a passarci vicino, e mettendo in pericolo chi di lì è costretto a passare. Il problema non sembrerebbe tale, in fondo lo si abbatterebbe rapidamente con un minimo spreco di uomini e risorse, ma la questione messa in luce da Venturini è un’altra: la Soprintendenza ai beni artistici infatti ha promesso un’opera di consolidamento e ristrutturazione per tutelare la torre.

Ma il tempo stringe, i soldi mancano, e i cavezzesi preferirebbero avere qualcosa di solido sopra la testa, visti gli incalcolabili danni del sisma. Il capogruppo di Pdl-Lega si scaglia con decisione contro la decisione della Soprintendenza, che in questo caso terrebbe una posizione a dir poco incomprensibile: “Si autorizzi nel più breve tempo possibile la demolizione del campanile, per la sicurezza dell’intero paese e per la ripresa di tutte le attività. La ricostruzione deve avvenire totalmente ex-novo e con criteri asismici tali da non permettere mai più a chiese e campanili il rischio di rovinare in testa ai bambini come abbiamo rischiato il 20 maggio se il terremoto avesse ritardato un paio d’ore, alla faccia di chi vorrebbe sprecare tempo e denaro per qualcosa di assurdo. Si vergognino e ci lasciano ripartire”.

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