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Terremoto, arrivano i soldi per la ricostruzione... dell'Irpinia

Protesta della Lega Nord davanti alla Prefettura per destinare all’Emilia i soldi che lo stato invia in Irpinia, colpita dal sisma nel 1980

“I soldi servono all’Emilia”. Per il capogruppo della Lega Nord in regione, Mauro Manfredini, non è possibile che fondi statali emiliani vengano tuttora inviati all’Irpinia per contribuire alla ricostruzione dopo il violentissimo terremoto avvenuto oltre trent’anni fa.

Per alzare la voce contro una decisione che il partito ritiene molto poco assennata, la Lega ha organizzato una protesta in mattinata davanti alla sede della prefettura di Modena, presenti alcuni militanti insieme a Manfredini, al segretario cittadino Stefano Bellei e al commissario provinciale Graziano Fiorini. A parere del capogruppo infatti “Neanche le vittime e 15mila sfollati sono bastati a fermare l’inutile drenaggio di soldi dal Settentrione al Sud mentre nei campi degli sfollati della Bassa modenese i soldati vengono mandati col contagocce e i militari della Croce Rossa umiliati perché esercitano le loro preziose funzioni.”

Ma non di sole proteste si è fatta carico la delegazione leghista, che oggi ha ribadito con forza la proposta di creare una no tax area per le zone terremotate, una zona franca per rilanciare l’Emilia e la sua preziosa economia. L’idea, sostenuta parallelamente anche dalla direzione modenese di Cna, sarà sottoposta alla Regione, nella speranza  che venga inserita come ordine del giorno alla prossima riunione dei capigruppo di partito.

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