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Terremoto Modena, nel capoluogo danni per 600mila euro

Modena capofila nell'inviare personale tecnico e amministrativo nell'Area nord: oggi un'ordinanza del Cdm sullo stato di emergenza darà pieni poteri alla Protezione Civile per i prossimi venti giorni

È tuttora in corso di quantificazione l’ammontare dei danni causati nel capoluogo dal sisma che ha colpito in particolare i territori del Modenese e del Ferrarese, ma da una prima stima risultano aggirarsi intorno tra i 600 e 700 mila euro. Lo hanno confermato ieri pomeriggio il Sindaco di Modena Giorgio Pighi e l’assessore all’Ambiente Simona Arletti intervenendo in consiglio comunale.

PROVVEDIMENTI - Il Sindaco ha parlato di “un’enorme tragedia per una comunità già attraversata da gravi difficoltà economiche e in un momento in cui il Governo del Paese è in evidente fase di transizione”. Una tragedia, di fronte alla quale anche la città di Modena si è mossa immediatamente attraverso l’attivazione di tecnici per i sopralluoghi, l’invio di Protezione civile, Polizia municipale e altro personale amministrativo, oltre al lavoro straordinario dei volontari nelle zone maggiormente danneggiate dal sisma che ha provocato gravi danni ad abitazioni, insediamenti produttivi e patrimonio artistico, in particolare nell’area nord della provincia. Pighi ha spiegato che, l’azione dell’Amministrazione comunale, in stretto accordo con i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma, punta anche a indirizzare l’attività del Governo verso l’abolizione o l’alleggerimento dell’Imu per gli edifici danneggiati e lo stanziamento urgente di risorse. I sindaci stanno anche sollecitando l’alleggerimento del Patto di stabilità, una decisione che agevolerebbe quei Comuni che pur disponendo delle risorse, attualmente non possono utilizzarle.

MEETING - Oggi, martedì 22 maggio il Consiglio dei Ministri emetterà un'ordinanza sullo stato di emergenza del territorio che darà pieni poteri alla Protezione Civile sul soccorso alla popolazione per i prossimi venti giorni, come è stato deciso nella riunione che si è svolta al centro di Protezione Civile di Marzaglia a cui hanno partecipato i sindaci della provincia di Modena, l'Amministrazione provinciale, il sottosegretario Antonio Catricalà, il prefetto Franco Gabrielli e il presidente della Regione Vasco Errani. Nel corso della riunione è stata annunciata anche la visita del presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti nei territori colpiti dal terremoto.

STRUTTURE - Sono stati verificati dai tecnici comunali circa 150 edifici pubblici e grazie alla prontezza dell’intervento è stato possibile riaprire tutti gli istituti scolastici, gli uffici pubblici, i musei e i cimiteri cittadini. Chiusi invece, per quanto riguarda gli edifici comunali, il Tempio monumentale e la navata di destra della chiesa di Sant'Agostino, oltre a via San Carlo dove si stanno svolgendo i lavori per mettere in sicurezza una croce pericolante.

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