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Trenino insicuro, autorizzazione ferma tra le proteste dei modenesi

Lo storico trenino del Parco delle Rimembranze resta nella sua “galleria” in attesa che di un confronto fra i gestori e la Commissione spettacoli. Muzzarelli spegne le polemiche invocando il rispetto delle regole

All'ombra dei chioschi sequestrati, anche il trenino su rotaie del Parco delle Rimembranze diventa oggetto di scontro burocratico. Senza l'autorizzazione, negata dalla Commissione provinciale di vigilanza sul pubblico spettacolo, il trenino infatti non riprenderà la propria attività estiva, tra le proteste dei modenesi. Rimostranze che hanno avuto molta eco sul web, anche con il lancio di una petizione e l'apertura di una pagina Facebook che sta raccogliendo molte adesioni.

Al centro del contendere vi è il problema della sicurezza. Lo stesso sindaco Muzzarelli, pur non essendo tenuto per competenza, è intervenuto sui social network esprimendo il proprio punto di vista e fornendo alcuni elementi di chiarezza. “Prima di tutto – scrive il primo cittadino - l'Amministrazione comunale non ha alcun interesse né piacere se un pezzo di storia della città scompare, tanto più in un'area che invece abbiamo piacere resti viva e frequentata, e vogliamo rilanciare. Il nostro impegno è quello di fare ripartire il trenino in sicurezza e trovare una soluzione, cosa non facile visto che la situazione è in stallo da tempo: la Commissione provinciale di vigilanza sul pubblico spettacolo presso la Prefettura, ha rilevato elementi di criticità e la titolare, nonostante ripetuti inviti dell'Amministrazione comunale a trovare insieme soluzioni per provvedere (inviti che si ripetono ormai da anni. Non settimane, né mesi: anni) non ha posto in essere gli atti necessari”.

Tra i rischi citati da Muzzarellli vi sono ad esempio il pericolo che i bambini passeggeri del trenino possano ferirsi all'ingresso del tunnel o contro un albero se si sporgono, e - oltre alle distanze ridotte dagli ostacoli - non ci sono mezzi di sicurezza se qualcuno maldestramente attraversa i binari a trenino in marcia, e certificazioni dell'impianto. “E' vero che le probabilità di un incidente sono ridotte, tant'è vero che non si è ancora verificato – ammette il sindaco - ma se viene ferita/o una bimba o od un bimbo tutti noi ce la prendiamo col caso, col "destino" o diamo la colpa a chi non ha rispettato le regole ed a chi non le ha fatte rispettare?” Un punto di vista molto chiaro e “legalmente” ineccepibile.

Onoria Mazzanti, titolare della licenza per il trenino del Parco della Rimembranza da 27 anni alla guida del piccolo convoglio, ha dichiarato in una videointervista al blog ModenaCome che da ormai 4 anni sono in corso confronti con la Commissione provinciale e che le migliorie richieste finora sono state apportate. Ma resta ancora un accordo definitivo da trovare, alla luce di alcuni adempimenti che la normativa prevede e che devono ancora essere realizzati.

“Capisco l'affetto che tante e tanti modenesi hanno per un mezzo che ha fatto parte della loro infanzia, e per questo prendo atto positivamente che la signora ha detto di 'pronta a dialogare con l'Amministrazione', sia pure tardivamente. Ma so bene che - giustamente - chi firma un appello su Facebook per "salvare il trenino" sarebbe poi il primo a chiedere conto all'Amministrazione se un loro figlio o nipote si ferisse. E queste sono eventualità di cui bisogna tenere conto finché nessuno si è ancora fatto male, non - come troppo spesso è avvenuto in questo paese - a tragedia avvenuta”, conclude Gian Carlo Muzzarelli.

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