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Bilancio, il Comune taglia 2 milioni per garantire gli 80 euro di Renzi

In Consiglio la manovra sul bilancio che prevede nuovi investimenti per circa un milione e mezzo di euro. Applicato il taglio di oltre due milioni del Bonus Irpef. Ok da Pd e Sel, contrari M5s, Ncd e Per me Modena. Astenuto CambiaModena

Duecentomila euro per interventi agli impianti elettrici di diverse scuole, 420 mila euro per l’illuminazione dello stadio Braglia, 90 mila euro per i primi progetti sulla Smart city, 60 mila euro il progetto sicurezza dei Giardini ducali, sul quale c’è anche il finanziamento regionale per circa 90 mila euro. Sono i principali interventi che vengono inseriti nel Piano degli investimenti, per un valore complessivo di un milione e 457 mila euro, con la variazione al bilancio preventivo 2014 del Comune di Modena illustrata al Consiglio comunale dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari nella seduta di ieri, giovedì 25 settembre. Al termine della seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato la variazione di bilancio. Si sono espressi a favore Pd e Sel, contro M5s, Ncd e Per me Modena, mentre si è astenuto CambiaModena.

“L’operazione sul Piano degli investimenti permette di liberare risorse per realizzare interventi importanti per la città in questo momento” ha sottolineato l’assessora Ferrari ricordando come il Comune sia “in regola con i pagamenti alle imprese, senza debiti scaduti sia in conto capitale che in parte corrente, e stia rispettando il Patto di stabilità anche grazie allo spazio finanziario ottenuto con la sperimentazione sul bilancio armonizzato e dal patto regionale”. La variazione prevede anche maggiori entrate in parte corrente, finalizzate a specifici interventi, per circa due milioni e 300 mila euro: dai rimborsi danni per le famiglie alluvionate (un milione e 712 mila euro dalla Regione Emilia Romagna) a interventi in campo culturale sostenuti dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena (90 mila euro per i musei, il concerto di Pavarotti e le iniziative del “29 settembre”), fino a contributi regionali per i nidi (93 mila euro), i servizi educativi (27 mila euro), la valorizzazione dell’economia locale (75 mila euro) e ad altri interventi in campo sociale per circa 116 mila euro.

In applicazione del decreto legge del governo che prevede il contributo dei Comuni per finanziare il cosiddetto Bonus Irpef degli 80 euro, la variazione applica anche il taglio alla spesa corrente di due milioni e 282 mila euro previsto dal ministero dell’Interno come riduzione dei trasferimenti dallo Stato. “Abbiamo razionalizzato una serie di spese un po’ in tutti i settore dell’ente – ha spiegato l’assessora Ferrari – ed è un’operazione che dovremo ripetere anche nelle prossime settimane per un valore intorno al milione di euro con l’obiettivo di contribuire a rispettare i parametri del Patto di stabilità e nello stesso tempo spostare una quota di risorse dalla parte corrente a investimenti considerati prioritari”.

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