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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

"Se ci fosse un altro sisma, i pompieri non sarebbero in grado di intervenire"

Lo sostiene Andrea Defranceschi, capogruppo M5s in consiglio regionale: "A Modena l’aggravio delle spese del sisma ha comportato la cessazione della fornitura di carburante da parte del fornitore di zona"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

A un anno dal terremoto, queste persone non solo non si sono ancora viste corrispondere il dovuto, ma se anche ammesso e non concesso volessero continuare a prestare il loro fondamentale servizio di protezione non retribuiti,non potrebbero perché a oggi, le risorse per i loro interventi sono azzerate. Un esempio? Servirebbero 3700 euro per riparare le tende necessarie agli stanziamenti sul territorio durante un’emergenza (l’equivalente di un campo tendato per 300 addetti), e questi soldi semplicemente non ci sono.

E così per le colonnine mobili, e tutte le altre attrezzature e mezzi necessari a far fronte a nuove emergenze. Bloccati. Se ancora abbiamo garantito il loro intervento, è grazie allo spirito di servizio e di iniziativa che contraddistingue queste persone. Un altro esempio? L’assicurazione sanitaria che copre gli infortuni sul campo, l’ONA, è scaduta e non è stata rinnovata, per cui, come ci raccontavano oggi durante il presidio sotto la Regione: augurati di non ferirti a una cornea durante l’estrazione di macerie, perché è tutto a carico tuo.

Avevamo già denunciato la situazione, a seguito di una risoluzione firmata da tutta l’assemblea, in cui chiedevamo nello specifico di porre immediatamente rimedio all’indegno credito nei confronti dei vigili del fuoco, e questa denuncia ha aperto un varco: da Modena, a Reggio, fino ad arrivare oggi in Regione, siamo stati contattati da molti vigili, che ci stanno componendo il puzzle di una situazione regionale non solo indecente, ma anche pericolosa.

A Modena per esempio, l’aggravio delle spese del sisma ha comportato la cessazione della fornitura di carburante da parte del fornitore di zona, che con un insoluto di 130mila euro non riusciva più a coprire la fornitura di carburante. Immaginate cosa significa? Depositeremo un’interrogazione a risposta immediata per la prossima seduta in aula, per chiedere alla Regione se non ritenga il caso per esempio di farsi carico delle spese di manutenzione straordinaria necessarie a futuri interventi, o di concordare una sorta di rimborso spese per il carburante utilizzato durante l’emergenza sisma.

Interrogazione che riadattata porteremo a Roma tramite i nostri parlamentari che già si erano attivati sulla questione, coma la nostra reggiana Maria Edera Spadoni. Come abbiamo detto, non abbiamo nessuna intenzione di lasciar morire la questione, né tanto meno questo Corpo.

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