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Delegazione M5S in visita al carcere: "I clandestini sono oltre la metà dei detenuti"

“Il Governo, il Parlamento e il territorio ce la stanno mettendo tutta per il Sant’Anna”. Lo afferma la deputata del MoVimento 5 Stelle Stefania Ascari, componente della Commissione Giustizia

Ascari è entrata Stamattina il carcere di Sant'Anna è stata meta di una visita istituzionale da parte della deputata M5S Stefania Ascari, insieme ai consiglieri comunali M5S Giovanni Silingardi ed Enrica Manenti. Accompagnata dal direttore Federica Dallari, la delegazione pentastellata ha incontrato persone detenute, agenti della Polizia Penitenziaria ed educatori. “Abbiamo visitato i reparti del vecchio e del nuovo padiglione – sottolinea la deputata – rivelando le differenze. A ottobre avevo presentato un’interrogazione parlamentare sul carcere, a cui il Ministero ha risposto in modo molto rassicurante. È stata confermata l’intenzione di dare risorse alla struttura per sistemare gli aspetti più vetusti da un punto di vista della sicurezza e dell’informatica, soprattutto potenziando gli organici”.

Nella risposta all’interrogazione è stato ricordato il nuovo padiglione da 150 posti, ma non solo. “Nel corso del 2018 sono stati finanziati interventi di adeguamento dell’impianto elettrico dei locali dell’impresa di mantenimento – si rimarca nel testo – e dell’impianto termoidraulico presso la cucina detenuti e il magazzino”.

V’è poi il nodo del personale. Undici gli agenti in più arrivati lo scorso settembre. “Con la legge di bilancio per il 2019 è stata pianificata l’assunzione di 1.300 unità del Corpo di Polizia Penitenziaria nell’anno 2019 – è aggiunto nel testo di risposta – e di 577 unità dal 2020 al 2023, con uno stanziamento di maggiori risorse per 71 milioni e mezzo di euro, per il triennio 2019-2021. Inoltre, nella medesima direzione si iscrive l'immissione in ruolo di 976 allievi vice-ispettori che lo scorso mese di marzo hanno terminato il relativo corso di formazione. Quanto invece al ruolo dei sovrintendenti, sono tuttora in corso le procedure per il concorso interno a complessivi 2.851 posti per la nomina alla qualifica di vice-sovrintendente del ruolo maschile e femminile del Corpo”.

I pentastellati hanno conosciuto progetti avviati in carcere per avvicinare le persone detenute al reinserimento sociale. “Trentacinque sono donne – prosegue Ascari – e l’aspetto che fa più riflettere è che oltre il 50% è composto dai cittadini extracomunitari senza titolo di soggiorno, mentre il 30% è italiano. Fa riflettere sulle persone clandestine e interrogare su una gestione del problema dell’immigrazione molto più complessa, a cui il Parlamento e il Governo stanno ponendo un’attenzione alta”.

Un’attenzione richiesta dai consiglieri comunali M5S a livello locale. “Chiederemo al Comune di fare tutto il possibile per agevolare il corretto funzionamento della casa circondariale – conclude Silingardi – e dare sostanza all’articolo 27 della Costituzione sulla funzione rieducativa della pena. Il Comune deve portare avanti progetti per consentire ai carcerati d’iniziare un percorso che possa reinserire funzionalmente le persone nella vita sociale. Altri soggetti hanno avviato convenzioni, protocolli e progetti: è necessario lo faccia anche il Comune di Modena. Porteremo il punto in Consiglio, vedremo cosa risponderà la Giunta”.

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