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Politica Zona Industriale / Via Alessandro Cavazza

Inceneritore, mobilitazione in vista per consiglio tematico sui rifiuti

Idv, Modenacinaquestelle, e Comitato Modena Salute e Ambiente preparano la contestazione per lunedì 16 gennaio in occasione del consiglio comunale dedicato alla gestione integrata dei rifiuti

"Per entrare nella gerarchia europea come impianti di recupero che producono energia, gli inceneritori devono produrre un 60% di energia dallo smaltimento se sono stati autorizzati prima del 2008: quello di via Cavazza ne produce solamente il 38%, quindi è considerato come una discarica. Dove sta tutta l'innovazione promessa?". Se lo chiede Vittorio Ballestrazzi, capogruppo di Modenacinquestelle.it, interrogandosi sull'efficienza energetica dell'impianto di termovalorizzazione modenese di Hera. Con lui, oltre alla collega di consiglio comunale Eugenia Rossi (Idv), diversi esponenti dell'ambientalismo modenese come Sandra Poppi (Wwf) e Silvano Guerzoni del Comitato Modena Salute e Ambiente. Tutti insieme hanno lanciato la mobilitazione per lunedì pomeriggio: il 16 gennaio alle ore 16, si terrà infatti in Municipio il consiglio comunale tematico sulla gestione integrata dei rifiuti a Modena, con gli interventi degli Assessori competenti di Comune e Provincia. Fine della protesta è ribadire la contrarietà all'inceneritore, vero e proprio generatore di Co2: "Nel 2010 ha prodotto oltre 133mila tonnellate di anidride carbonica - ha spiegato Ballestrazzi - Nel 2011 160mila. Quando verranno ultimati i lavori per la terza linea le cose peggioreranno e avremo una struttura che per potere funzionare a pieno regima dovrà per forza importare rifiuti speciali da fuori il territorio provinciale". I contestatori sanno benissimo, però, che non si può andare avanti solamente a forza di dinieghi: "Chiediamo la moratoria della terza linea dell'inceneritore - ha aggiunto il consigliere - Questo sulla scorta di quanto riportato nel progetto Moniter (lo studio di monitoraggio degli inceneritori della regione) che ha invitato l'Emilia Romagna a non aumentare la domanda di incenerimento: una volta per tutte, vorremmo che si iniziasse finalmente con il porta a porta su tutto il territorio comunale".

 

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