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Gli itinerari in bici da non perdere nella provincia di Modena

Proponiamo in questo articolo 6 itinerari da fare in bici per scoprire il territorio modenese e non solo

Modena - Madonna di Puianello

Il percorso che va da Modena al Santuario della Madonna di Puianello è più difficile del precedente, ma sempre possibile, e consente di esplorare i luoghi più belli delle colline di Castelvetro, la terra del Lambrusco Grasparossa. Si parte sempre da Modena in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, e si segue il percorso che vede Vaciglio, passare per San Damaso, Castelnuovo, ma ecco che quando si raggiunge l'azienda Inalca non si prosegue per Spilamberto, ma si volta a destra (tenendo il torrente a sinistra) verso Castelvetro. Il percorso da questo momento diventa in salita ma è veramente molto bello e ne vale la pena. Si raggiunge in questo si raggiungere la cittadina di Castelvetro, uno dei borghi dichiarati "Più belli d'Italia" con la sua particolare piazza a scacchiera. Da lì si prosegue per Levizzano, dove si trova uno dei castelli più belli dell'Emilia-Romagna e dove si possono ammirare i le coltivazioni di vite da cui si ottiene l'uva per il Lambrusco Grasparossa, ed infine andando sempre verso sud, e proseguendo per la medesima strada (provinciale 18) si raggiungere il Santuario della Madonna di Puianello, un luogo isolato, nel quale si trova pace e serenità e da cui si può ammirare tutta la pianura Padana da un lato e gli Appennini tosco-emiliani dall'altro. L'obiettivo per molti è la vicina croce del Santuario posta a 10 minuti a piedi dal luogo di culto.

Percorso Naturali del Secchia (Sassuolo - Castellarano)

Da Sassuolo inizia una piacevole passeggiata che attraverso il Percorso Natura del Secchia fino ad arrivare a Castellarano  Realizzato nel corso del 2002, il Percorso Natura Secchia si propone come un interessante e riuscito esperimento di recupero e riqualificazione ambientale. Perfetto per gli appassionati di jogging, passeggiate e, naturalmente, bicicletta, il percorso si snoda su un largo stradello, lungo il fiume, in un ambiente suggestivo e panoramico. I meno affaticati potranno decidere di raggiungere la Rupe del Pescale, sulla sponda modenese, per poi risalire un sentiero con staccionate di castagno e raggiungere la sommità del pianoro. Il ritorno è previsto lungo la ciclabile in sponda reggiana, merita una visita il borgo storico di Castellarano.

Verso Reggio Emilia o verso Bologna

E' un percorso itinerante tra i paesi più suggestivi a sud di Modena che consente di giungere fino in piazza Maggiore a Bologna. L'itinerario inizia nel reggiano, nel comune di Casalgrande in via Canale, da lì si incrocia via Alessandro Volta, si attraversa Ponte della Brugnola e si passa per Villalunga, Sant'Antonino, Veggia e Sassuolo. Si svolta a nord seguendo il fiume Secchia fino a Magreta e poi si prende la ciclabile di via Mazzacavallo che porta a Corlo, poi Formigine, nota per il suo castello, Colombaro ed infine a Castelnuovo Rangone. Dopo una foto in piazza con il maiale e una visita al borgo, si prosegue verso Settecani, San Lubesio e Spilamberto e si segue la ciclabile fino a Vignola. Si supera il ponte sul fiume Panaro, e raggiunta Formica si va per via Rio d'Orzo e via Castello per giungere a Sant'Apollinare, Castelletto, passare vicino a Ziribega, e attraversa Bersagliera. Si prosegue per Monteveglio, Oliveto, Ca' Foscolo, Collina di Sotto, Belvedere, San Lorenzo in Collina e finalmente in Zona Predosa, perciò ormai a Bologna. Giunti infatti in questo luogo basterà seguire Via Risorgimento per raggiungere Casalecchio di Reno, e da lì Vialetto Pedonale che porta a Saragozza e finalmente a Bologna in centro storico.

Percorso sull'Argine (Finale Emilia-Pontelagoscuro)

Siete amanti delle terre d'argine e vi piacciono le viste panoramiche sul Po? Allora questo è il percorso perfetto per voi. Partendo dal comune di Finale Emilia si procede in bici fino a Destra Po e da lì si segue il corso del fiume lungo l'argine fino ad arrivare a Pontelagoscuro, che si trova a sud del Po rispetto al noto paese di Santa Maria Maddalena, il tutto in 37 km e 150 minuti. Il percorso è quasi sempre asfaltato, tranne un breve tratto di sterrato, e la percorrenza è favorita dal quasi ovunque divieto al traffico. Bellissimo il panorama presso la foce del Pò da dove si raggiunge facilmente l'argine alto sud del fiume, e lì si respira l'aria della bassa. 

La via Estense (Modena - Ferrara)

Se volete scoprire le terre Estensi questo è il percorso più adatto a voi infatti consente di ripercorrere molti dei luoghi che hanno fatto la storia della casa d'Este. Si parte, infatti, dal Palazzo Ducale di Modena, oggi Accademia Militare, per seguire poi il percorso che un tempo era attraversato dalla Darsena e poi dal Naviglio. Infatti si parte da Piazza Roma, si gira intorno al Palazzo Ducale, e si prosegue per Corso Vittorio Emanuele II, si attraversa il ponte ferroviario e si prosegue per viale Gramsci, si attraversa di nuovo un ponte e si giunge in via Jugoslavia per poi giungere a Pallamaglio. Da qui il percorso è molto intuitivo perché segue via Attiraglio, passando per San Clemente e poi per Bomporto, che si chiama così appunto per via della presenza in passato del porto sul Naviglio. Seguendo sempre il Panaro si raggiunge Camposanto e poi Finale Emilia, il cui nome deriva dal termine latino "fines" ovvero il "confine" che c'era tra il territorio modenese e quelli mantovano e ferrarese. Da lì infatti si valica il territorio ferrares e raggiungendo Bondeno e si volta verso Nord lungo l'Iitinerario cicloturistico Destra Po FF 20 che consente di raggiungere il fiume Po. Da qui il percorso è molto semplice perché si segue il lungo Po fino a Pontelagoscuro dove ci si dirige a sud e si giunge a Ferrara passando per il Parco Urbano Giorgio Bassani che consente di entrare nel centro storico e arriva fino al Castello Estense.

La Via dei Pellegri (Vignola e la Via Romea)

Dalla Pieve di Campiglio, Vignola, parte la passeggiata che tra chiese, borghi collinari e antichi vitigni, che permette di rivivere quell'ambientazione che accompagnava i pellegrini in uno dei percorsi della via Romea Nonantolana, l’antica via di comunicazione con la Toscana. La passeggiata inizia presso il Santuario Madonna della Pieve che risale al 1174, quindi si raggiunge il borgo di Campiglio, originariamente feudo dei Da Campiglio e dal 1400 dei Rangoni, dove troviamo una delle torri superstiti  e la Villa Martuzzi Ripandelli, che fu dimora cinquecentesca dei marchesi Rangoni. Si può scegliere di allungare il percorso, raggiungendo da via Bressola Villabianca, borgo collinare nel comune di Marano sul Panaro, lungo il quale si ammirano i vigneti della zona, lì dove c'è la cultura del Lambrusco e del Trebbiano. Da lì si arriva in breve alla Chiesa di Villabianca, dove si può godere della visita sul Monte delle Tre Croci e sul paese di Castelvetro di Modena, dopo 1 ora e mezza di cammino.

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