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Benevento-Carpi 1-0 | Niente miracolo. Un anno "stregato", in A ci va il Benevento

I biancorossi puniti da Puscas restano in B. Sterile reazione della squadra di Castori che sbatte il muso sulla solidità dei sanniti. Castori lascia?

Il Carpi resta in B, il Benevento vola in A. La finale di ritorno dei playoff esprime un verdetto ineccepibile, con la prima storica promozione nel massimo torneo dei sanniti. Al Carpi resta l’amaro in bocca per non essere riuscito a far gol gli uomini di Baroni nel doppio confronto. Decidono il gol di Puscas al 33’ e poi la gestione ottimale del match da parte dei campani, che tengono a bada  la sterile reazione dei biancorossi, i quali, a loro volta raramente riescono a proporsi dalle parti di Cragno. Il Carpi è costretto a fare da spettatore alla festa di un popolo impazzito di gioia, per un traguardo più che meritato, ancorché neanche immaginato ad inizio stagione. Per il Carpi amarezza per l’esito finale di una stagione lunga e contraddittoria. Si chiude probabilmente un ciclo (quello di Castori, da tre anni in biancorosso) ed anche l’organico avrà senz’altro una bella riverniciata.  Anche nella sconfitta un plauso a 300 generosi tifosi biancorossi che hanno sostenuto fino all’ultimo i ragazzi in biancorosso. Loro hanno vinto comunque. Un “Vigorito” bollente ed entusiasta accoglie le due squadre all’ingresso in campo. Cerimoniale da brividi per una finalissima, con tanto di inno nazionale e maglie di tutte e ventidue le squadre della B che va a chiudersi. Come già successo domenica a Carpi, del resto.

Il Carpi per tornare in A deve vincere, al Benevento piazzatosi davanti in campionato, basta un pari. Il disegno di Castori è evidente sin dalle formazioni di partenza. Un 4-4-1-1 con Lollo sul regista avversario (Viola, nella fattispecie), appena dietro Mbakogu. Lasagna in panchina pronto per lo sprint finale. Catena di destra tutta slovena (Struna e Jelenic), quella opposta è griffata Letizia-Di Gaudio

Al 4’ Benevento pericoloso con un’azione di Puscas che incrocia il destro sul palo lontano ma non inquadra la porta. Il Carpi replica e si propone bene in area di rigore, con una conclusione di Mbakogu che Cragno blocca in due tempi.  Su Mbakogu raddoppio sistematico di Lucioni e Camporese.  Il nigeriano tiene da solo in ambasce la difesa di casa. Al 17’ prima gira a rete di prima intenzione un servizio di Struna, palla a lato poi pur controllato e limitato dalla marcatura di Camporese fa venire i brividi ad uno stadio intero, con un destro a giro che termina a lato. Prima sostituzione forzata per il Carpi già al 19’, fuori Struna, dentro Sabbione.  Il Benevento si rende molto pericoloso al 24’. Su azione d’angolo va in proiezione offensiva Lucioni che colpisce al volo, Belec gli dice no. Alla mezz’ora altra palla gol per gli “stregoni” che spingono sempre di più fino a trovare il vantaggio con Puscas abile a scaraventare in rete un cross basso dalla destra di Venuti che era penetrato nel cuore dell’area di rigore.  Il “Vigorito” esplode, lo stadio è una bolgia. Il pubblico è in visibilio, si gioca in un caos infernale.  Per il Carpi la gara si fa ancora di più in salita. La squadra di Castori, dopo un buon inizio, non riesce ad impensierire la munitissima ed agguerritissima difesa di casa.

La ripresa inizia al 5’ con una sventola di Viola dai venticinque metri  che colpisce il legno con Belec fuori causa.  I biancorossi si gettano in avanti nel tentativo di rientrare in partita. Guadagnano metri. Punizione deviata, poi un corner, qualche velleitario tentativo fuori misura. Il match sembra segnato. Il Benevento gioca sulle ali dell’entusiasmo. Anche nella tribuna stampa  - comprensibilmente visto l’evento – ci si sbraccia e si cantano cori da ultrà, (la deontologia professionale, questa sconosciuta), si lavora in condizioni precarie. Seduti in molti a guardarsi la partita, sulle scale i due telecronisti ospiti costretti ad arrangiarsi. Di Gaudio al quarto d’ora sfiora il palo con un destro (deviato) dal limite. Poco, troppo poco, per ribaltare una situazione compromessa. 

BENEVENTO – CARPI 1-0 (1-0)
GOL: 33’ Puscas
BENEVENTO (4-4-2): Cragno 6; Venuti 7, Camporese 6, Lucioni 7 Pezzi 6,5 (46’ s.t. Padella s.v.); Eramo 6, Chibsah 7, Viola 7, Lopez 6 (34’ st Del Pinto s.v.);  Puscas 7 (22’ st Cisse 6), Ceravolo 6,5. 
A disp.:  A disp.: Gori, Ciciretti, Padella, Gyamfi, De Falco, Buzzegoli, Matera. All.: Baroni 7. 
CARPI (4-4-1-1): Belec 6,5; Struna s.v. (19’ Sabbione 6), Romagnoli 6, Poli 6 (6’ st Lasagna 6), Letizia; Jelenic 6, Mbaye 6, Bianco 6, Di Gaudio 6; Lollo 6 (28’ st Fedato s.v.; Mbakogu 6. A disp.: Colombi, Sabbione, Gagliolo, Concas, Beretta, Lasagna, Carletti, Fedato.  All.: Castori 6.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli 6,5 (assistenti Gori di Arezzo e Santoro di Catania/quarto ufficiale Bindoni di Venezia, addizionali di porta Pinzani di Empoli e Nasca di Bari). Spettatori oltre 15 mila. Ammoniti Eramo, Bianco, Lollo. Mbakogu.  Recupero 2’, 4’.

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