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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Calcio, Carpi: è Castori il nuovo allenatore - La scheda del Mister

Come anticipato, il Carpi ha fatto la scelta dell'allenatore proprio questa sera. A spuntarla è stato Fabrizio Castori,la cui firma era attesa da giorni

Castori vince allo sprint per mancanza di avversari. La panchina del Carpi è sua, lo annuncia la società biancorossa sul suo sito internet poco prima delle 21 del 30 giugno, a poche ore dall’inizio “ufficiale” della stagione 2014-15, la seconda consecutiva in serie B per il club di via Marx. Esperienza in categoria (e non solo), grande voglia di rivincita dopo qualche anno un po’ così (tre esoneri consecutivi), grinta e carattere da vendere, senza staff e senza particolari “pretese” economiche, pronto a interagire con i tecnici già a libro paga del “presidente” Bonacini e dei suoi soci.  E’ probabile che il nuovo mister sarà presentato alla stampa in occasione del raduno dell’11 luglio prossimo (giorno del suo sessantesimo compleanno) , quando vecchi e nuovi si ritroveranno in vista della partenza per il ritiro i Acqui Terme.

CHI E’ FABRIZIO CASTORI
Nato a San Severino Marche (Macerata), ha vinto a 35 anni il torneo di Eccellenza nella sua regione col Cerreto, che ha poi guidato senza troppa fortuna l’anno dopo in serie D. La squadra retrocede, ma Castori resta in categoria e pilota la Monturanese al quinto posto.  Nel 1992 passa al Tolentino, ancora in Eccellenza. Con la squadra cremisi vince ancora il massimo torneo regionale, la salva nel ’94 e la porta in C2 un anno dopo, al termine di un’entusiasmante rimonta a spese del Nereto, conclusa proprio sul filo di lana, A Tolentino coglie due volte la salvezza, nel ’98 sembra poter cogliere il tris, ma nel ritorno la sua squadra crolla e torna tra i Dilettanti.  Il suo ciclo è finito, Castori cerca riscatto altrove, accettando la corte del Lanciano. In Abruzzo fa centro subito, trascinando i rossoneri alla C2 ed allo scudetto Dilettanti con una difesa super.  Nel ’99 primo esonero della carriera, in C1 a Castel di Sangro. Ed allora il ritorno al Lanciano, nel 2001, con i frentani promossi per la prima volta in terza serie, e poi per la prima volta ai playoff per la B, dove perdono per mano del Taranto in semifinale.  L’anno dopo il suo Lanciano finisce settimo. Castori passa al Cesena, finisce terzo e si gioca la B a Lumezzane. I bianconeri vincono e il tecnico partecipa alla rissa finale, rimediando pure una lunga squalifica (tre anni, ridotti a due).  Resta sulla panchina del Cesena fino alla fine della sospensione, affiancato da Gadda, poi viene esonerato e richiamato, senza poter evitare la retrocessione nel 2008 con i romagnoli.  Da allora, per Castori ci sono state ben poche soddisfazioni.  Ovvero quasi sempre spizzichi e bocconi di campionati, esoneri e ritorni. Con un’unica eccezione, ad Ascoli, con una bella salvezza in B nel 2011. Allontanato due volte nello stesso torneo a Salerno, poi sollevato dall’incarico a Piacenza come ad Ascoli, a Varese e per ultimo alla Reggina, poco dopo aver avuto il primo abboccamento col Carpi, quando nell’autunno scorso Vecchi cominciò ad essere in discussione.

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