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Carpi-Brescia 2-1 | Lasagna e Beretta stendono le rondinelle

L’inedita coppia gol biancorossa regala nel primo tempo a Castori tre punti fondamentali. Ma quante occasioni fallite...

Tre mesi senza veder vincere in casa la propria squadra, due senza assistere al Carpi far gol su azione. Decisamente troppi. Il Carpi in un sol colpo spazza via i ritardi, le angosce, le paure di un periodo ricco di delusioni, negatività e sconfitte sparse, artigliando un successo che vale tantissimo, non solo per i tre punti in più in classifica, ma soprattutto come propellente psicologico, di carburante quanto mai necessario per rivitalizzare l’ambiente depresso da tre sconfitte di fila.  

Quanta fatica, però, contro un Brescia che in crisi era e in crisi resta. Il Carpi è maestro nel complicarsi la vita, pagando dazio ad inizio ripresa su un innocuo calcio di punizione e poi sbagliando l’inverosimile sotto porta, tenendo in piedi un’avversaria che di errori, soprattutto dietro, ne ha commessi in quantità industriale.  Il 4-4-2 che Castori ha spesso bocciato trova invece un riscontro positivo sul campo, con in gol proprio dei due attaccanti. Facile e fortunoso quello di Lasagna, decisamente da copertina quello di un Beretta versione Del Piero dopo un primo tempo decisamente in ombra. Il classico coniglio tirato fuori dal cilindro di un match comunque spigoloso che il Brescia aveva addormentato a suo piacere, chiudendo ogni varco al Carpi, ostacolando a dovere tutte le linee di passaggio ed impedendo qualsivoglia penetrazione nella munitissima area di rigore delle “rondinelle”.

LA CRONACA - Castori ripropone il 4-4-2, con l’inedita coppia Lasagna- Beretta in avanti, Letizia in panchina, Poli dal 1’, Lollo e Bianco in mezzo al campo e i “ripescati” Jelenic e Fedato sulle corsie esterne. Brocchi privo del portiere titolare Minelli, gioca Arcari. L’ex allenatore del Milan impiega l’esperto Mauri a supportare l’”airone “ Caracciolo, terminale del 4-3-2-1. Al 9’ ci prova Fedato, accentrandosi da sinistra a destra, il tiro però non impensierisce Arcari più di tanto. Il Brescia ci mette impegno e grinta, forse anche troppa. Tre ammoniti, il primo è proprio Blanchard, fresco ex. Coly e Ndoj finiscono presto sul taccuino, Pinzi no ma solo per una “benevolenza” di Abisso, fiscale all’inverosimile nell’ordinare a Castori di indossare una casacca rossa per coprire una dvisa simile a quella del Brescia. La partita sembra bloccata. Spazi pochi, assembramenti tanti, occasioni zero. Poca roba il destro al volo di Fedato, velleitario anziché no, con palla che finisce altissima. E’ il 21’. Il Brescia prova a mettere la testa fuori dal sacco con un traversone di Crociata sul quale è attento Struna in anticipo. Al 28’ prima occasione della gara degna di tal nome, con Fedato sempre protagonista. Prima sfila con mestiere palla a Calabresi, fa tutto bene, si invola verso Arcari ma di fatto gli spara addosso, sprecando il vantaggio che sembrava fatto. Al 30’ ci pensa l’assistente a sventolare un fuorigioco che neutralizza l’azione di Lasagna, ormai tutto solo e lanciato a rete. Vantaggio biancorosso al 38’: Lollo pesca Beretta che mette in mezzo, Calabresi devìa in faccia ad Arcari, sul rimpallo è lesto Lasagna a ribadire in gol per la sua decima marcatura stagionale. Un pizzico di fortuna per la squadra di Castori. Arcari resta a terra, sembra fatta per la sostituzione, poi però si rialza e riprende a giocare. Passa un minuto e Beretta, assolutamente anonimo fino ad allora, pennella col destro, beffando Arcari all’incrocio e firmando un autentico “golazo”.  Il Brescia confeziona una palla gol al 45’, con Mauri che su azione d’angolo si coordina e tira al volo, Belec si oppone e nega all’ex laziale la soddisfazione del gol. 

Ad inizio ripresa subito tre sostituzioni. Arcari non ce la fa, entra il terzo portiere Serraiocco, al debutto in B. Brocchi fa entrare anche Camara al posto di uno spento Crociata. Castori rilancia Letizia in luogo di Jelenic. Il Brescia accorcia le distanze con Caracciolo. Punizione dai venticinque metri, il destro arcuato dell’airone non è irresistibile ma Belec è incerto e il pallone rotola beffardo in rete.  Gara riaperta, ammesso che fosse chiusa. I biancorossi falliscono il tris per ben due volte nell’arco di pochi minuti. Al 10’ Lasagna arma il sinistro e chiama Serraiocco alla prodezza. Poco più tardi Beretta conclude di destro da buona posizione, ancora l’estremo difensore abruzzese a fare gli straordinari.  Le squadre sono “lunghe”, errori e spettacolo non mancano. Grandi spazi a disposizione del Carpi per arrotondare il risultato. Il Brescia vorrebbe un rigore (Camara va a terra in area), Abisso dice no. Al 25’ esce Beretta, tra gli applausi, entra Mbaye per rimpolpare il centrocampo e chiudere ogni varco alla squadra di Brocchi. Al 28’ destro a giro di Fedato, Serraiocco c’è. Clamoroso il gol divoratosi da Mbaye che nell’area piccola ciabatta sul corpo del portiere bresciano a terra. Ad un quarto d’ora dal termine c’è spazio anche per il ritorno di Di Gaudio dopo un mese. Il Carpi tiene aperta la gara, fallendo ancora un gol clamoroso al 41’ con Lasagna: piattone alto a mezzo metro dalla linea bianca.  Dopo 97’ finisce 2-1 con l’urlo liberatorio del “Cabassi”. Il Carpi vince, quasi una rarità, soprattutto in casa. E l’evento va giustamente festeggiato. 

CARPI – BRESCIA 2-1 (2-0)
GOL:
38’ Lasagna, 42’ Beretta; nel s.t. 2’ Caracciolo. 
CARPI: (4-4-2): Belec 5,5;  Struna 6, Romagnoli 6,5, Gagliolo 6,5, Poli 6; Jelenic 6 (1’ st Letizia 6),  Lollo 6, Bianco 6, Fedato 6,5 (32’ st Di Gaudio s.v.); Beretta 7 (25’ st Mbaye 5,5), Lasagna 6,5.  A disp.: Colombi,  Bifulco, Seck, Carletti, Mbaye, Lasicki, Forte. All.: Castori 7.
BRESCIA: (4-2-3-1): Arcari 5,5 (1’ st Serraiocco 7);  Untersee 6, Calabresi 5,5, Blanchard 6, Coly 6; Martinelli 6, Pinzi 6; Mauri 6; Crociata 5 (2’ st Camara 6), Ndoj 6 (34’ st Bonazzoli s.v.); Caracciolo 6,5.. A disp.: Dall’Oglio, Prce, Ferrante, Romagna, Modic, Sbrissa. All.: Brocchi 6.
ARBITRO: Abisso di Palermo 6 (Caliari/Cecconi, Provesi). Note: ammoniti 12’ Blanchard, 17’ Struna, 24’ Ndoj, 29’ Coly; nel s.t. 6’ Gagliolo, 25’ Mauri.  Spettatori 3111 di cui 762 abbonati. Recupero 4’, 3’.

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