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Carpi-Bari 2-0 | Carpi, il riscatto è servito

Battuto il Bari al Cabassi con un gol per tempo: autorete di Tonucci e Mbakogu consegnano alla squadra di Castori tre punti d'oro

Bello, cinico, spietato. Il Carpi non fallisce il “preliminare” play-off col Bari, ritrovando la vittoria al Cabassi dopo un mese e mezzo di pareggini ed anche qualche sconfitta. Un autogol di Tonucci e il primo gol casalingo di Mbakogu rilanciano i biancorossi a quota 51, e determinano nel contempo un importantissimo sorpasso in classifica ai pugliesi, all’ennesima prova incolore fuori casa. Quinta sconfitta di fila per “la” Bari, che dal pirotecnico 4-3 di Benevento di febbraio non ha più fatto gol e punti lontano dal San Nicola.  A mettere un po’ di pepe un pizzico di incertezza sul match c’ha pensato il direttore di gara, il bolognese Aureliano, che ha negato un rigore al Carpi solare, togliendogli anche un gol nel primo tempo. Il Bari però non ha approfittato della situazione. La frittata, la squadra di Colantuono l’aveva già fatta prima, facendosi gol da sola e poi non costruendo niente di pericoloso. Di contro, perfetta o quasi la prova difensiva del Carpi, nonostante le defezioni di Romagnoli e Gagliolo. Struna centrale ha ingaggiato una lotta rusticana con Maniero, in cui ha giganteggiato il difensore sloveno.

Senza Gagliolo squalificato e Romagnoli non al meglio, Castori ricorre alla coppia centrale Struna-Poli, con Sabbione e Letizia esterni, riproponendo altresì sulle fasce anche Concas e Di Gaudio, con Lollo e Bianco in mezzo e il tandem offensivo Mbakogu-Lasagna. Colantuono presenta in distinta Floro Flores al centro del tridente ma poi deve rinunciarvi per problemi fisici. Dalla naftalina della panca spunta Maniero, con Galano e l’ex Martinho a latere. Altri ex: Sabelli e Daprelà sono in campo, Fedele e Suagher seduti accanto al ds Sogliano. 

Bari pericoloso già al 6’, Belec si oppone alla conclusione potente ma centrale di Galano, perfetto nella scelta di tempo ma non efficace nella conclusione. La gara è sottoritmo, c’è una discreta paura di scoprirsi, da una parte e dall’altra. Il risultato si sblocca al 18’ con una clamorosa autorete del Bari. Scambio Mbakogu-Lasagna, e Tonucci nel tentativo anticipare l’avversario “inventa” una parabola che beffa Micai e si insacca nell’angolo alto. Carpi in vantaggio senza neanche tirare in porta. Poco più tardi Daprelà trattiene Lasagna a due passi dalla conclusione vincente, Aureliano non se la sente di fischiare il rigore che appare netto.  Il Bari sembra accusare il colpo, ma pian piano cerca di riorganizzare l’azione offensiva. Al 33’ una sventola di destro di Martinho finisce di poco lontano dal palo. Buona opportunità per Lasagna al 42’: va via bene, appena entra in area si sposta sul sinistro ma sbaglia tutto. Nel finale di tempo Aureliano non convalida un gol del Carpi di Lasagna su assist di Mbakogu, ravvisando un tocco di braccio dell’attaccante biancorosso che le immagini non confermano. Episodio controverso, comunque sulle proteste del Carpi arriva pure il fischio del direttore di gara che decreta la fine del primo tempo. 

Nel s.t. al 10’ Mbakogu fa salire la squadra, la palla finisce a Di Gaudio che punta l’uomo, arma il destro a giro che però finisce fuori misura.  L’arbitro indispettisce il placido pubblico di casa, distribuendo qualche cartellino di troppo agli uomini di Castori, e tollerando qualche colpo proibito (Maniero in primis) da parte pugliese.  Discussioni a non finire anche al 20’, quando non punisce un’uscita spericolata di Micai su Mbakogu lanciato a rete, facendo proseguire. La miccia sta per esplodere, ma ci pensa lo stesso Mbakogu a mettere il sigillo sul match, raccogliendo un delizioso assist di Lasagna che ha fatto prima girare la testa a Sabelli per poi servire in mezzo l’assist giusto. Per Jerry è il settimo gol in carriera al Bari, quarto con la maglia del Carpi. Il nigeriano torna a segnare al Cabassi dopo due anni. E poco ci manca che al 27’ il Carpi faccia il tris. Bianco in contropiede esita e non tira, preferisce servire a Di Gaudio che non indovina neanche stavolta la conclusione. Il pubblico barese si infuria con i propri beniamini: “vergognatevi” è l’unico slogan ripetibile della curva che sostiene i galletti. Micai evita poi il peggio ai suoi con una gran parata su un destro di Bianco dal limite.  Il resto è solo accademia. Il Carpi controlla, il Bari balbetta e incassa l’ennesimo ko esterno, oltre che un sorpasso che brucia che potrebbe anche costare caro a Colantuono (ed a Sogliano). Intanto nel recupero il Carpi fallisce malamente il 3-0 con Mbakogu che avrebbe avuto grande importanza nel computo degli scontri diretti, visto il risultato uguale e contrario dell’andata. Ma tant’è. 

A fine match il Direttore Sportino del Carpi Romairone ha voluto dedicare un pensiero al Spartaco Landini, deceduto in settimana, suo mentore ai tempi del Genoa e suo collaboratore a La Spezia.

CARPI – BARI 2-0 (1-0)
GOL:
18’ autogol di Tonucci; nel s.t. al 22’ Mbakogu. 
CARPI (4-4-2): Belec 6,5; Sabbione 6,5, Struna 7, Poli 6,5, Letizia 6,5 (;   Concas 6, Lollo 6,5 Bianco 7 (43’ st Mbaye s.v.), Di Gaudio 6 (30’ st Jelenic s.v.), Mbakogu 7. Lasagna 6,5 (47’ st Seck s.v.). A disp.: Petkovic, Romagnoli, Beretta, Forte, Fedato, Lasicki. All.: Castori 6,5. 
BARI (4-3-3): Micai 6; Sabelli 5,5, Moras 5, Tonucci 5, Daprelà 6; Macek 5,5 (6’ st Furlan 6), Basha 6 (38’ st Greco s.v.), Salzano 6; Galano 6, Maniero 6, Martinho 5,5 (26’ st Parigini s.v.).  A disp.: Gori,  Cassani, Fedele, Morleo, Parigini, Suagher, Turi. All.: Colantuono 5,5. 
ARBITRO: Aureliano di Bologna 4(assistenti Cecconi di Empoli, Muto di Torre Annunziata/ quarto uff. De Angeli di Abbiategrasso). 
NOTE: spettatori 2640 di cui 1778 paganti (500 gli ospiti) + 762 abbonati. Ammoniti 11’ Concas, 45’ Lasagna; nel s.t. 2’ Moras, 16’ Struna, 22’ Mbakogu, 34’ Parigini.  Recupero 0’ pt, 4’ st.

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