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Carpi - Benevento 0-0 | Il cuore non basta, reti bianche al Cabassi

I biancorossi non sfondano e rischiano poco. Castori dovrà vincere giovedì in Campania per ribaltare il pronostico

Non è bastata al Carpi una prova coraggiosa e di temperamento per segnare quel gol in più degli avversari e battere il Benevento per la prima volta in stagione.  Al “Cabassi” finisce 0-0 la  gara 1 nella finale di andata dei playoff. Un risultato che aumenta le chances degli stregoni di andare in A, ma che ovviamente non chiude ancora del tutto le porte al Carpi. Il triplice fischio è stato salutato da un boato di soddisfazione da parte dei numerosi supporters ospiti (un migliaio, sparsi in tutti i settori), consapevoli di vivere un momento storico. Per ribaltare il verdetto al Carpi servirà l’ennesima impresa di questi ultimi anni. Per vincere a Benevento, nella bolgia del “Vigorito” toccherà disputare davvero un’altra gara della vita.  Per tornare in “A” e ribaltare il pronostico, bisognerà ovviamente segnare quel gol che è mancato nell’ultima stagionale al  “Cabassi”. Hanno prevalso le difese, quasi perfette. Belec poi ha dimostrato ancora una volta di attraversare uno straordinario periodo di forma. Cragno non ha dovuto, di contro, effettuare interventi di rilievo.  Insomma, tutto da giocare, ma la bilancia pende un po’ di più da parte della strega, 

Atmosfera magica al “Cabassi”, tutto esaurito con 5510 spettatori e record di incasso battuto dopo 27 anni.  Il cerimoniale della finale prevede Carpi e Benevento per la gara 1 della finalissima playoff che vale la serie A.  Il Carpi è obbligato a fare un gol più dell’avversario per ottenere la promozione. E per tentare di far propria la prima gara del “Cabassi” ci  si affida al 4-4-2 con Lasagna e Mbakogu, supportati sugli esterni da Concas e Di Gaudio. Mbaye gioca, Lollo sta in panca. Squalificati Struna e Gagliolo, torna Sabbione. Castori e il suo secondo Costi  (entrambi squalificati) guardano  la partita dalla tribuna. A dare indicazioni alla squadra ci pensa Enrico Bortolas.  Nel Benevento- già privo di Puscas e Ciciretti, non gioca neanche Ceravolo. Baroni opta per Cisse punta centrale con Falco a dargli manforte. In campo l’ex Melara e Eramo nel 4-2-3-1.  

Parte meglio il Benevento. Al 2’ Falco imbecca Cisse in profondita, la conclusione sul primo palo è preda di un attento Belec. Al 7’ contrasto in area Lopez-Lasagna, cade l’attaccante, per Manganiello niente rigore. Viola poi è costretto a fermare lo stesso Lasagna in maniera più energica del lecito. Al 10’ prima azione pericolosa per il Carpi. La porta avanti Bianco (un ex) con un bel tiro dai venti metri sporcato da Chibsah.  I sanniti replicano immediatamente. Gran sinistro di Viola diretto nell’angolo basso, Belec si allunga e devìa in angolo.  Carpi al 21’ in contropiede va vicino al vantaggio. Azione ribaltata in un amen dopo un corner campano, Letizia e Lasagna filano via verso Cragno, Lasagna però riceve, si allarga troppo e non centra la porta.  Al 31’ punizione dalla sinistra di Di Gaudio, arriva al tiro ravvicinato Lasagna, troppo debole e centrale per impensierire Cragno. Ritmi alti nella prima mezz’ora, col Benevento più manovriero ma che dietro qualcosa concede. Al 35’ un rasoterra a fil di palo di Lasagna termina di un niente fuori.  Finisce a reti inviolate la prima frazione.

Ripresa. Benevento in velocità al 4’, da Falco a Cisse che alza troppo il destro. Al 7’ Belec va a prendere all’incrocio dei pali una punizione di Falco.  Al 18’ errore del Benevento, Di Gaudio ne approfitta nel penetrare in mezzo, ma il suo destro a giro non s’abbassa quel tanto che serve per pescare l’incrocio.  Il secondo tempo è sicuramente a ritmi meno forsennati, ma non meno intensi della prima frazione. Entra Pasciuti a rilevare Concas.  Il Benevento manovra di meno e arretra un tantino, coprendo però bene tutti gli spazi e non lasciando tante opportunità ai biancorossi. Una di questa, però, capita sul destro di Bianco che però del gol dà solo l’illusione, perché finisce sull’esterno della rete.  Al 33’ Venuti riesce a togliere il pallone dai piedi a Mbakogu ed a neutralizzare un’azione potenzialmente pericolosa. Il Benevento va al tiro con Chibsah, dai venti metri, palla alta.  Finisce così come era iniziata, con l’ammonizione “pesante” per Falco che dovrà saltare la gara di giovedì. E con lui Melara.  

CARPI – BENEVENTO  0-0
CARPI (4-4-2): Belec 7; Sabbione 6, Romagnoli 7, Poli 6,5 Letizia 7; Concas 6 (23’ st Pasciuti 6), Mbaye 6,5 Bianco 6,5 Di Gaudio 6,5 (36’ st Fedato s.v.); Lasagna 5,5 (43’ st Beretta s.v.). Mbakogu 5,5. In panchina: Colombi, Lasicki, Seck, Lollo, Jelenic, Carletti. All.: Bortolas 6 (Castori squalificato). 
BENEVENTO: (4-2-3-1): Cragno s.v.; Venuti 6,5 Camporese 6, Lucioni 7, Lopez 6;  Melara 5,5 (18’ st  Matera 6), Chibsah 6, Viola 6,5, Eramo 6; Falco 6,5, Cisse 6 (43’ st Ceravolo s.v.); In panchina: Gori, Pezzi, Del Pinto, Padella, Gyamfi, De Falco, Buzzegoli.  All.: Baroni 6,5.  
ARBITRO: Manganiello di Pinerolo 7 (assistenti: Zappatore e Prenna  ; quarto uff: Bottegoni; addizionali Di Paolo e Aureliano. 
NOTE: ammoniti 15’ Viola, 41’ Concas; nel s.t. 16’ Melara, 26’ Matera, 42’ Falco.  Spettatori 5510, incasso 68743,20, record per lo stadio Cabassi. Recupero 1’, 4’.

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