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Carpi Catania 0 - 0 | Passerella finale senza gol; rossazzurri salvi

I ragazzi di Castori premiati con la coppa delle "Ali della Vittoria" chiudono con un record, i ventotto gol al passivo della B a 22 squadre. Gli etnei chiudono una stagione tormentata con un placido zero a zero

Finisce secondo le previsioni. Ovvero col Catania salvo dopo un’annata a dir poco tribolata ed il Carpi (ma questo era già certo prima di cominciare) ad alzare la Coppa “Ali della Vittoria” con capitan Porcari premiato a fine gara. Per la Castori band anche un record eguagliato, ovvero la retroguardia meno battuta (-28) da quando la serie B è a ventidue squadre (2004/05). I biancorossi iscrivono il proprio nome all’albo d’oro dei vincitori della B dopo Juventus (2007), Chievo (2008), Bari (2009), Lecce (2010), Atalanta (2011), Pescara (2012), Sassuolo (2013) e Palermo (2014). Castori succede a Iachini (unico a fare il bis, con Chievo e Palermo) e va a far compagnia a Deschamps, De Canio, Colantuono, Zeman e Di Francesco.  Terza soddisfazione anche per Bianco, terza Coppa per il centrocampista campano dopo quelle conquistate con Juventus e Bari, seconda per Romagnoli (era a Pescara) e Struna (ex Palermo).

IL MATCH - Ultimo appuntamento al Cabassi. Per almeno due anni i biancorossi salutano la propria casa che ha fruttato quattro salti di categoria, tre promozioni e due primi posti dal 2009 in sei stagioni, ovvero quelle dell’attuale gestione (Bonacini, Caliumi, Marani ecc.).  La serie A biancorossa si disputerà con ogni 
Etnei alla ricerca del punto che li mette al riparo da qualunque brutta sorpresa, il Carpi per salutare il pubblico amico con una prestazione all’altezza. Castori sceglie tuttavia una formazione che definire sperimentale è puro eufemismo. Dieci assenti, neanche convocati. Castori deve fare a meno di diversi “titolarissimi”. Oltre ai soliti, lungodegenti, non fanno parte della passerella finale neanche Struna, Sabbione,  Lollo, Bianco e Mbakogu. Gagliolo resta in panchina, debutto del giovane Sarzi Puttini. Il rientrante Pasciuti si colloca esterno alto accanto a Lasagna e Di Gaudio.  Nel Catania Marcolin affida a Coppola le chiavi del centrocampo, protetto e sostenuto da Escalante e Sciaudone. Rosina tra le linee dietro Calaiò e Maniero.
Il primo tempo scorre via quasi sempre emozioni sotto una pioggerellina insistente.  Carpi un po’ timido, siciliani maggiormente manovrieri e propositivi ma mai pungenti in zona gol, fino al 44’, quando i ragazzi di Marcolin colgono un palo col difensore Ceccarelli da distanza ravvicinatissima,  con Gabriel ormai battuto.  Nella ripresa succede ancora meno. Al 12’ un tiro cross di Sciaudone viene respinto in qualche modo dalla difesa biancorossa. Il primo tiro verso l’inoperoso Gillet è di Porcari, al 17’, ma la palla sfila a lato.  Al 32’ Gabriel esce con perfetta scelta di tempo su Calaiò e si guadagna la pagnotta.  Castori inserisce Gatto e poi regala scampoli di gloria a Palmieri ed a Pugliese. Una serie di trame orizzontali da una parte e dall’altra accompagna tutti fino al fischio finale. Sipario su un campionato che a Carpi si ricorderanno per sempre e a Catania sperano di dimenticare già da domani.  

CARPI (4-3-3): Gabriel; Pasini, Romagnoli, Sarzi Puttini (37’ st Palmieri), Letizia; Torelli, Porcari (42’ st Pugliese) Mbaye; Pasciuti, Lasagna, Di Gaudio (30’ st Gatto). A disposizione:  Maurantonio, Brunelli, Gagliolo,  Inglese, Loi, Laner.
CATANIA  (4-3-1-2): Gillet; Del Prete, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta; Sciaudone,  Coppola, Escalante; Rosina; Calaiò, Maniero.  A disposizione: Terracciano, Barisic, Sauro, Chrapek, Gyomber, Capuano, Belmonte, ,Barisic, Rossetti. All.: Marcolin. 
ARBITRO:  Pasqua di Tivoli (Segna di Schio/Paiusco di Vicenza, quarto uomo Massimi di Termoli).
NOTE: ammoniti Sciaudone e Del Prete. 
Recupero: 1’ pt, 2’ st.

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