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Carpi Lanciano 0 - 0 | I biancorossi fanno festa, i rossoneri si salvano e ringraziano

Pari e patta al Cabassi con la capolista a pancia piena che non affonda mai con la determinazione delle gare migliori. Zero a zero e tutti contenti

Finisce a reti bianche tra Carpi nel match con la Virtus Lanciano. Poche emozioni, un punto a testa, cori per tutti e per Castori in particolare a festeggiare una stagione memorabile. Sorrisi a profusione anche per gli abruzzesi i quali, col ventesimo pareggio toccano quota 50 e mettono la salvezza  in cassaforte. Sfumato il record dei punti (al massimo il Carpi potrà raggiungere 85, uno in meno del Palermo 2014), resta in ballo quello della miglior difesa della B a 22 squadre, con ancora due gol al passivo di margine.  
Si inizia con l’inno a protesta dei tifosi biancorossi, che nel settore distinti entra con qualche minuto di ritardo, sottolineando la volontà di restare “A Carpi”, con la lettera A rigorosamente pubblica. Poi cori per tutti i giocatori, osannati a gran voce dallo stesso settore. Gli ospiti non dimenticano il grande ex. “Lancianesi castorizzati”, si legge in bella vista.  
Fuori Mbakogu e Gagliolo per squalifica, Lollo e Poli affaticati, oltre ai “soliti” Molina, Suagher e Dossena, Castori dà una chance a Modolo e Sabbione, entrambi alla prima da titolare. D’Aversa risponde con il 4-3-3, accentrando Thiam al posto dell’indisponibile Monachello, con a latere Piccolo e Grossi. 
Ritmo abbastanza balneare. La “spensieratezza” del Carpi contro la velocità dei frentani, che sono di fatto salvi. Non ancora per la matematica, però. Porcari ci prova, alto sulla traversa, poi Di Gaudio si incarta da solo dopo una bella finta. Fiammata del Lanciano al 9’, con un gran destro di Thiam “sporcato” in angolo da Romagnoli.  Bis degli ospiti. Protagonista ancora Thiam, arresto ed assist per l’accorrente Piccolo, che si fa deviare la conclusione ancora in angolo. 
Modolo non ce la fa, così al 22’ Castori accentra Struna e fa entrare Pasini.  Poco dopo la mezz’ora è ancora la squadra di D’Aversa a rendersi pericolosa. Di Cecco pesca Piccolo in area, conclusione al volo dell'ex Livorno che però colpisce male e manda la palla in out. Al 43’ Struna mura il tiro al volo di Paghera, ben imbeccato da una sventagliata di Mammarella. Reti bianche al riposo.
Nella ripresa calano ulteriormente i ritmi. Il pubblico festeggia, le squadre traccheggiano. Ci sarebbe all’8’ un’opportunità per lo specialista Mammarella su calcio piazzato. La “mattonella” è quella buona, ma tiro no e finisce sulla barriera  biancorossa. Poco dopo Pasciuti trattiene Piccolo e prende il giallo. Diffidato, salterà la gara di venerdì sera a Perugia. Dall’altra parte al 19’ si registra una pronta uscita di Nicolas su un tiro cross al veleno di Bianco. Il Carpi ci prova ma il Lanciano difende bene ogni fazzoletto di campo, a presidio di un pari che vuol dire salvezza matematica. La grande occasione però capita sempre agli abruzzresi. Alla mezz’ora Thiam da pochi passi manca la deviazione su un pallone radente e poi Grossi pasticcia. Castori getta in campo Massimiliano Gatto e Inglese in luogo di Pasciuti e Di Gaudio. D’Aversa ricorre a Davide Gatto, fratello maggiore del biancorosso, esce Grossi. Ma non succede più nulla fino al 92, quando Chiffi manda tutti sotto la doccia.

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