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Carpi Spal 1 - 4 | Troppa Spal per i biancorossi

Sotto di tre gol già nel primo tempo, contro la capolista non basta una ripresa tutto cuore. Una doppietta di Floccari e un rigore di Antenucci puniscono presto Castori. Lasagna illude, Zigoni chiude i conti

E’ finita come l’ultima volta, nel ’98. Carpi uno, Spal quattro. E per Castori menomale che i derby per quest’anno sono finiti. Due volte col Cesena e due con la Spal. Peggior sconfitta stagionale, e così il Carpi cala sul tavolo del campionato un poker amarissimo che pesa come un macigno nel momento topico della stagione, pur non pregiudicando granché. Viceversa la capolista Spal chiude il cerchio ed infligge ai biancorossi un 4-1 che solo apparentemente non ammette repliche. Gran partita, sia chiaro, quella dei ferraresi, un condensato di potenza, tecnica, cinismo e fortuna (mix da che mondo e mondo foriero di grandi risultati). Il Carpi bruciato in avvio da un uno-due micidiale, fa il pieno di amarezza e recriminazioni, pagando a caro prezzo ogni episodio e recriminando su qualche episodio dubbio nell’area avversaria. La Spal si gode la sua stagione magica, e ne ha ben donde. Tutto, ma proprio tutto, “congiura” a suo favore. Ed è un merito. 
Lasagna e Mbakogu insieme dal 1’, come terminali del 3-5-2 scelto da Castori che si posiziona “a specchio” a cospetto della capolista Spal. Struna e Letizia sulle fasce, con Lasicki in difesa con Poli e Gagliolo. Semplici rifà quasi daccapo il centrocampo, per via delle squalifiche di Costa, Mora e Schiattarella, rilevati rispettivamente da Del Grosso, Arini e Schiavon. 
I piani del Carpi saltano subito. La Spal trova la via del gol al primo affondo. All’8’ mentre Gagliolo è a terra (e Castori protesta), la Spal si mostra subito micidiale: gran tiro di Arini che si stampa sul palo, arriva prima di tutti Floccari che segna. Neanche il tempo di riorganizzarsi che la capolista raddoppia. Nasca punisce una trattenuta di Lollo a Schiavon col rigore che Antenucci realizza con un destro angolatissimo. Sono passati 10 minuti e 38 secondi, e i biancorossi hanno di fronte una montagna da scalare. Impossibile farlo con le scarpette da tennis, bisogna trovare gli scarponi giusti. Il Carpi è stordito, la Spal va vicino allo 0-3 al 19’ con una conclusione al volo di Del Grosso su imbeccata di Floccari.  I tentativi di rimonta dei biancorossi restano solo intenzionali. Ovvero la volontà c’è, manca la lucidità e la precisione, c’è troppa frenesia e di fronte la Spal pare gradire, agendo sul “velluto”. Buon possesso, trame palla a terra come poche altre volte ma conclusioni sballate, palle perse, incapacità di filtrare tra le maglie spalline e zero conclusioni. In più tanti rischi dietro, quelli che comporta una partita “innaturale” per le caratteristiche della squadra di Castori. Alla mezz’ora Belec si oppone ad una conclusione ravvicinata di Antenucci su perfetto lancio di Castagnetti. Il tris estense arriva al 38’, con una sassata di sinistro di Floccari che pesca l’incrocio. Gara praticamente chiusa in meno di un tempo, per la Spal è proprio l’anno giusto. Al Carpi tocca stare a guardare chi ha “rubato” l’idea vincente di due anni fa. Al 42’ ancora un grande intervento di Belec che evita lo 0-4 opponendosi con corpo ad un tocco sotto di . Al 44’ occasionissima per Mbakogu che tira addosso a Meret. Lo stesso nigeriano cicca un pallone d’oro nell’area piccola che aspettava solo di essere spinto in rete. 
Nel secondo tempo entra Bifulco al posto di Lasicki, Castori torna al 4-4-2. Ci vorrebbe un gol subito per tenere accesa la fiammella. Al 9’ il Carpi mette in pratica il proposito: discesa di Struna e servizio a Mbakogu che viene murato da Meret, Kevin ribadisce in gol da due metri col portiere ferrarese a terra. Al quarto d’ora Fedato spreca un buon contropiede con una conclusione velleitaria. Manca un rigore al Carpi al 17’: la panchina biancorossa quasi schizza in campo con Poli a terra in area, Nasca scuote il capo e poi ammonisce Fedato, troppo vivace nella protesta. Lo stesso ex Modena va al tiro di sinistro sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Meret blocca a terra. Al 23’ coast to coast di Letizia, con successivo cross a pelo d’erba ma non ci arriva nessuno. La Spal non sta a guardare. Al 26’ la squadra di Semplici non sfrutta a dovere un contropiede tenendo “in vita” il Carpi. E’ sempre Floccari a seminare gli avversari prima di porgere a Ghiglione la palla buona, Gagliolo si immola e devia in corner. La Spal spreca ancora con Antenucci e Floccari che prima duettano e poi si impappinano senza concludere. Il Carpi ci prova con generosità, ma non arriva a riaprire il match ma si espone al contropiede spallino che, proprio al 90’ inchioda  il risultato sull’1-4. Ci pensa Zigoni ad infilare Belec per la quarta volta ed a suggellare il successo della capolista che vola a “più cinque” sul terzo posto. Il Carpi resta a poca distanza dalla zona play off, ma per rientrarci diventa fondamentale la partita di domenica 26 al “Cabassi” contro il Perugia.
 
CARPI – SPAL 1-4 (0-3)
GOL:
8’ Floccari, 11’ rig. Antenucci, 38’ Floccari; nel s.t. 9’ Lasagna, 45’ Zigoni. 
CARPI (3-5-2): Belec 6,5; Lasicki 5,5 (1’ st Bifulco 6), Poli 6, Gagliolo 6; Struna 6, Lollo 5,5 (19’ st Bianco s.v.), Mbaye 6, Fedato 5, Letizia 6;  Lasagna 6,5 (31’ st Beretta s.v.) Mbakogu 5,5. A disp.:  Petkovic, Sabbione, Bianco, Beretta, Seck, Carletti, Romagnoli, D’Urso.   All.: Castori 6.
SPAL (3-5-2): Meret 6; Bonifazi 6, Vicari 6, Cremonesi 6; Lazzari 6 (14’ st Ghiglione s.v.), Schiavon 6, Castagnetti 6, Arini 6,5, Del Grosso 6; Floccari 7,5 (46’ st Finotto s.v.) Antenucci 6,5 (33’ st Zigoni s.v.)  A disp.: Marchegiani, Silvestri, Gasparetto, Giani, Ghiglione, Pontisso, Mawull,  All.: Semplici 7. 
ARBITRO: Nasca di Bari 5,5 (De Troia/Santoro; Curti).
NOTE: ammoniti 34’ Gagliolo, 44’ Schiavon; nel s.t. 19’ Fedato, 36’ Del Grosso.  Spettatori 3700 circa (1000 ospiti). Paganti 2859 (incasso 30125 euro), abbonati 762 (quota 10388,24)

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