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Cesena-Carpi 0 - 0 | Per i biancorossi prosegue il digiuno di gol

La squadra di Calabro continua a non segnare. Sfiora anche il colpaccio con Saric, ma poi si accontenta del punticino

Un altro zero a zero, il Carpi non segna più. Neanche a Cesena, contro una delle difese più perforate del torneo, la formazione biancorossa riesce a trovare la via del gol. Se non altro, stavolta, dal “Manuzzi” dove di recente il Carpi aveva rimediato due sconfitte su due, è arrivato un punticino che fa classifica, consente di avvicinare quota 50 (dichiarato obiettivo stagionale, che vuol dire salvezza), ma nel contempo lascia la sensazione di incompiuta. Questa squadra, vuoi per le contingenze (anche per l’uscita anticipata di Mbakogu, colpa del ginocchio che fa le bizze) e vuoi per l’atteggiamento complessivo può fare molto di più ed ha un organico che non dovrebbe limitarsi al compitino. Ha avuto, soprattutto nel secondo tempo, troppo “rispetto” dell’avversario, del suo vecchio “mister”, e del suo Cesena che lotta lì sotto per non retrocedere. Di contro, dopo aver sfiorato il gol nella prima parte, comunque non ha mai rischiato niente. Se l’attacco latita (è sempre il peggiore della B, con sole 23 reti all’attivo), il pacchetto difensivo resta solido ed affidabile. La serie senza vittoria si allunga a quattro: tre pari e la sconfitta di Foggia. La squadra di Calabro non vince dal 3 febbraio, 1-2 a Salerno. Martedì (ore 18.30) si gioca a Pescara, contro gli abruzzesi bastonati a domicilio dal Parma (1-4). 

LA CRONACA - Formazione con un paio di sorprese al via. La prima è il modulo: difesa a tre (Sabbione accanto a Capela e Poli), esterni Pasciuti a destra e Pachonik a sinistra; Verna, Mbaye ell’ex Garritano in mezzo; Concas in appoggio a Mbakogu. Di Chiara e Melchiorri restano a sedere, una scelta anche in ottica del recupero di martedì 13 a Pescara. Ancora assenti Brosco e Belloni, squalificato Ligi. L’ex Castori non si discosta dal 4-4-1-1: anche lui però cambia qualcosa, con i rientri in difesa di Esposito e Perticone, anche per aggiustare qualcosa in un reparto che fin qui non ha fatto benissimo (52 reti incassate). 

Carpi subito in avanti. In meno di otto minuti i biancorossi collezionano già tre palle gol. Prima Verna al 4’ impegna severamente Fulignati, poi dopo un minuto – su azione da corner -  Sabbione spara alto da buona posizione, quindi all’8’ si registra una conclusione fuori misura di Mbakogu, innescato addirittura da un rinvio di Colombi, e comunque autore di una bella progressione. E il Cesena? Resta lì, sornione, attento a non concedere il fianco ai biancorossi. Castori avrà catechizzato i suoi decine e decine di volte. La prima conclusione romagnola è fiacca, ed è opera di Dalmonte. Doccia fredda per i biancorossi che debbono rinunciare a Mbakogu, che già claudicava dal 10’ e è costretto al forfait per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio che lo tormenta da un po’. Il terreno sintetico del “Manuzzi”, tutt’altro che perfetto, qualcosa c’entra pure. Calabro lo sostituisce con Saric, varando un inedito tandem d’attacco, senza punte di ruolo. Ma a momenti ci scappa il vantaggio immediatamente dopo, al 27’: sfonda sulla fascia destra Garritano, arriva a botta sicura proprio Saric, sembra gol fatto, ma Fulignati si produce in una super-parata. Alla mezz’ora tocco di mano di Jallow (già ammonito in precedenza per una scorrettezza su Sabbione): Di Paolo non se la sente di ammonirlo di nuovo, ma il gambiano ha rischiato grosso. Al 37’ interviene Colombi a smanacciare la sfera su pericoloso cross basso di Schiavone dalla destra. Lo stesso ex modenese, al 43’,  dai venti metri svirgola il destro malamente. Un primo tempo bruttino, col Carpi che c’ha provato di più dei bianconeri di casa, senza però trovare la via della rete. 

La seconda frazione inizia con un cambio anche nel Cesena. Castori (che risponde al saluto dei suoi vecchi tifosi), decide che è il turno di Laribi, gli fa posto Vita.  Al 2’ Garritano, ricevuta la palla da Pasciuti in piena area, perde l’attimo e si fa anticipare da Esposito. Si gioca poco, tante interruzioni e diversi errori, di controllo e di impostazione. Gara tutt’altro che spettacolare, ma sostanzialmente corretta. Il Cesena si fa vedere al 14’: calcio di punizione dalla destra (fallo di Poli su Laribi), Di Noia riceve e prova il “numero” di contro-balzo, sparando altissimo. Il terreno ostacola anche le intenzioni di imbastire delle trame decenti da una parte e dell’altra. Al 24’ Pachonik di testa in tuffo anticipa Scognamiglio che era pronto a colpire. Pericoloso il Cesena al 33’: Laribi si accentra ed arma il sinistro, potente ma centrale, Colombi non ha problemi. Ancora Laribi: fa tutto da solo al 36’, cambia piede e cerca l’incrocio, sfiorandolo con un destro che fa venire i brividi a Calabro.  Spinge il Cesena nella parte finale del match, il Carpi non riesce più a ripartire e sbaglia pure la gestione di un paio di contropiede. Entra Bittante, Calabro fa rifiatare Garritano. 

Cesena – Carpi 0-0
Cesena (4-4-1-1):
Fulignati 7; Donkor 6, Esposito 5,5 (29’ st Suagher s.v.), Scognamiglio 6, Perticone 6; Kupisz 5,5 (32’ Moncini s.v.), Schiavone 6, Di Noia 6, Vita 5,5 (1’ st Laribi 6,5); Dalmonte 6; Jallow 5,5. A disp.: Agliardi, Melgrati;  Eguelfi, Chiricò, Cacia, Fedele, Ndiaye. All.: Castori 6.
Carpi (3-5-2): Colombi 6,5; Sabbione 6, Capela 6,5, Poli 6,5; Pasciuti 6, Verna 5,5, Mbaye 6, Garritano 6,5 (38’ st Bittante s.v.), Pachonik 6,5; Concas 5,5 (31’ st Melchiorri s.v.), Mbakogu s.v. (26’ Saric 6) A disp.: Serraiocco, Brunelli; Giorico, Malcore, Di Chiara, Palumbo, Calapai, Jelenic, Saber. All.: Calabro 6.
Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6,5 (assistenti Margani di Lucca e Scatragli di Arezzo; quarto ufficiale Paterna di Teramo).
Note: ammoniti pt 15’ Jallow; st 7’ Esposito, 47’ Di Noia.  Recupero 1’ pt, 4’ st. 
Spettatori 10954 (1509 paganti e 9445 abbonati). Incasso 11428 euro, quota gara 35394,12.

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