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Scudetto Primavera | Al Mapei Stadium la Roma passa ai rigori, Juve sconfitta 7-6

Si è chiusa la Final Eight del campionato Primavera, che si è svolta in terra emiliana. Per i giallorossi decisivo il rigore di Grossi, entrato al 119’. “Vince” anche il Sassuolo organizzatore

Alla fine ha vinto la Roma (7-6 ai rigori contro la Juve). I giallorossi di De Rossi senior, al terzo titolo Primavera, quattro anni dopo il secondo, hanno conquistato lo scudetto con merito, alla luce di quanto espresso dal campo. La Roma d Ezequiel Ponce (miglior giocatore del torneo) aveva eliminato l’Entella (2-0) nei quarti, e l’Inter (9-8 dopo i rigori) in questa avvincente final eight organizzata dalla Lega di serie A e dal Sassuolo padrone di casa.

I neroverdi, eliminati da Milan, non hanno avuto la soddisfazione di partecipare alla fase finale nel “giardino” di casa del Mapei Stadium, ma il club neroverde ha comunque chiuso in bellezza con l’impeccabile organizzazione dell’evento una stagione di grande livello, e naturalmente nel discorso è compresa sia l’ascesa della prima squadra in Europa sia l’aver ospitato non più tardi didue settimane fa, la finale di Champions League femminile. 

Bel successo di pubblico, a dispetto di due dirette tv (Rai e Sportitalia). Roma e Juve richiamano attenzione e tifosi. Il tecnico sconfitto in finale, Fabio Grosso, dopo aver segnato da giocatore il rigore decisivo con l’Italia Campione del Mondo dieci anni fa, non se ne fa un cruccio: “C’è un po’ di amarezza per aver sfiorato il successo, faccio comunque i complimenti alla Roma ed ai miei ragazzi per una stagione eccezionale”. De Rossi senior mantiene un profilo basso pur dichiarandosi “Soddisfattissimo per il risultato raggiunto e il successo finale che premia il lavoro svolto da tutti noi e che va forse a compensare quanto non raccolto in passato quando forse meritavamo altrettanto di vincere. I nostri successi sono innanzitutto quelli di far crescere i giovani e farli diventare pronti per la prima squadra. Non so se tra di noi ci sia un altro Florenzi (fa riferimento all’ultimo titolo del 2011), ma abbiamo diversi ragazzi che avranno un grande futuro. Ponce? No, lui con noi non c’entra nulla…altro livello”. Ride con la medaglia al collo del Campione d’Italia, saluta e se ne va.

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