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Motori. Il Rally Città di Scorzè frena il rientro di Maschera

Il neo portacolori di GDA Communication, fermo dall'edizione 2015, si vede costretto a parcheggiare anzitempo la Citroen DS3 R5, causa temperature proibitive.

Doveva essere una festa ed invece la quindicesima edizione del Rally Città di Scorzè, andata in scena tra Sabato e Domenica scorsi, si è rivelata un autentico calvario per Michele Maschera, costretto al ritiro per problemi nella gestione del caldo, eccessivo, che ha caratterizzato la due giorni nella pianura veneziana. Tornato a calcare le strade di casa, dopo l'ultima apparizione targata 2015, il gentlemen driver di Mira, in provincia di Venezia, si è visto costretto ad abbandonare la carovana del rally, al culmine di un fine settimana reso, quanto mai, ostico per le temperature proibitive. Iscritto, per la prima volta, con i colori di GDA Communication ed affiancato, come di consueto, da Stefano Lovisa, Maschera si presentava ai nastri di partenza con una Citroen DS3 R5, vettura abitualmente utilizzata da Roberto Righetti. Senza velleità da primato e consapevole che scontrarsi con noti piedi pesanti come Zecchin, Lovisetto, Piccolotto, De Cecco, assieme a qualche giovane di belle speranze come Sartor, non è gioco da ragazzi il portacolori della scuderia di Modena si presentava all'appuntamento con il pubblico amico con tanta voglia di divertirsi, alla guida di una vettura da assoluto. Purtroppo, già durante lo shakedown, il caldo cominciava a farsi sentire.

“Due giorni da dimenticare in fretta” – racconta Maschera – “e tutto ha cominciato a girare per il verso sbagliato a partire dallo shakedown. Dopo un jolly giocato nei primi due passaggi, un testacoda completo senza conseguenze a due curve dallo start, abbiamo fatto rientro in assistenza per ammorbidire l'assetto della DS3. Nel frangente Stefano, il mio navigatore, si è sentito male, per il caldo, ed è rimasto in direzione gara, per due ore, assieme al medico che lo teneva in osservazione. A circa venti minuti dal nostro orario di partenza abbiamo deciso di prendere il via della gara.”

Un avvio travagliato, quello di Maschera, che non lasciava presagire nulla di buono: nel tardo pomeriggio di Sabato, sull'inedita prova spettacolo “Base”, resa insidiosa dalla sede stradale stretta e dalla tanta ghiaia presente, il pilota della trazione integrale di casa Citroen si rendeva autore di una divagazione che gli costava oltre mezzo minuto di ritardo dalla vetta. Deciso a ripartire, con un'altra prospettiva per l'indomani, le due prove di apertura venivano utilizzate, dal neo arrivo in casa GDA Communcation, per prendere confidenza con il mezzo. Una volta oltrepassato il controllo orario, che precedeva lo start della quarta speciale, Maschera decideva di ritirarsi, non riuscendo più a gestire le torride temperature di giornata.

“Dopo un Sabato da scordare” – sottolinea Maschera – “volevamo fare qualcosa di buono alla Domenica. Il giorno prima è stato male Stefano, il giorno seguente io. Dopo aver timbrato al controllo orario, della terza di Domenica, abbiamo alzato bandiera bianca. Trentaquattro gradi esterni e cinquantaquattro interni. Il medico mi ha misurato la pressione ed avevo quaranta di minima e novanta di massima. Impossibile continuare. Mi spiace per Valentini e per Righetti.”

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