Ci vorrà ancora una volta il “Carpi grandi imprese”, la ditta specializzata che veste di biancorosso e che spesso e volentieri si ribella ad un “progetto” già disegnato da altri per realizzarne uno tutto suo, dai contorni anche imprevedibili. Il Carpi a Benevento (giovedì, ore 20.30, stadio “Vigorito”), per tornare in A dopo la retrocessione di tredici mesi fa, dovrà tirare fuori un’altra prestazione monstre, fatta di cuore, polmoni, gambe e concretezza. Con un solo obiettivo, fare un gol più dei padroni di casa.  Su questo non ci piove. Lo sceneggiatore della serie B se non è un genio, poco ci manca. Ha disegnato una finale inedita, tra la settima e la quinta, ha già promosso una tra Carpi e Benevento nell’Olimpo, che in totale assommano quattro tornei di serie B e uno di A.  A Benevento, davanti ad un pubblico straboccante che vorrebbe accompagnare gli stregoni ad una seconda promozione di fila, il Carpi prova ancora una volta a ribaltare il fattore campo, a rovesciare il tavolo, a rivendicare il suo ruolo di “guastafeste” che ama correre controvento, che si esalta nelle difficoltà quando tutto sembra complicarsi. Tuttavia c’è la consapevolezza dell’altissimo coefficiente di difficoltà di questo atto finale della stagione 2016/17. A Benevento, in questi tre anni, hanno vinto solo in due: il Bari (3-4!) e il Trapani (1-3). Non tantissime hanno portato via dei pareggi (ultimo il Vicenza, 0-0). Per cui, i numeri e il…vento tanto caro al presidente giallorosso Vigorito, imprenditore dell’eolico, spingono Baroni alla prima promozione in carriera e le “streghe” a realizzare quello che da sogno sta assumendo i contorni di sempre maggiore concretezza.   Il Carpi è vivo, però. E si giocherà tutte le carte a disposizione. 

PIENONE – Ok all’aumento della capienza dello stadio di Contrada Santa Colomba, intitolato a Ciro Vigorito, fratello dell’attuale presidente Oreste. Saranno 15464 in totale i posti, dopo l’apertura di un “formaggino” della Curva Nord e della Tribuna Laterale. Il settore ospiti può contenerne 1000, da Carpi ne arriveranno 300. 

DAL CAMPO – Nel Benevento rientra Puscas e forse anche Ceravolo dal 1’. Fuori per squalifica Melara e soprattutto Falco. Il Carpi – rifinitura nel ritiro campano -  si presenta al “Vigorito” a pieno organico (a parte Bifulco e Lasicki con le rispettive nazionali Under 21 e l’indisponibile D’Urso), dopo i rientri di Struna e Gagliolo in difesa. Castori, di nuovo in panca dopo la squalifica,  può scegliere e con ogni probabilità si affiderà al rientrante Lollo ad affiancare Mbakogu in avanti, con Jelenic e Di Gaudio sugli esterni. Abbondanza in difesa, dove i posti sono quattro e i candidati sei.  C’è anche la possibilità che Letizia si collochi a destra nella linea mediana. Lasagna pronto a subentrare a gara in corso. 

Benevento in estasi. Bagno di folla di ritorno dallo 0-0 del Cabassi. Baroni e i suoi non vogliono far calcoli. “Giochiamo per vincere”.  Non ci sono gli squalificati Falco e Melara, torna Puscas e forse anche Ciciretti. Ceravolo riprende il suo posto dal 1’. Il ds Di Somma definisce il Carpi “la squadra più brutta da affrontare, tignosa e che gioca sull’errore dell’avversario. Ha due punte fortissime nell’attaccare la profondità.  Benevento non ci sta a rovinare tutto sul più bello pensando che il più sia già fatto”. 

LE PROBABILI FORMAZIONI (STADIO “C. VIGORITO”, ORE 20.30).
BENEVENTO: Cragno; Venuti, Camporese, Lucioni, Lopez; Chibsah, Viola; Ciciretti, Puscas, Eramo; Ceravolo.
A disp.:  A disp.: Gori, Cisse, Pezzi, Del Pinto, De Falco, Buzzegoli. Padella, Gyamfi, Matera. All.: Baroni.
CARPI: Belec; Struna. Romagnoli, Poli, Gagliolo;  Letizia, Mbaye, Bianco, Di Gaudio; Lollo; Mbakogu. A disp.: Colombi, Sabbione, Poli, Lasagna, Jelenic, Pasciuti, Fedato, Beretta, Concas All.: Castori.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli (assistenti Gori di Arezzo e Santoro di Catania/quarto ufficiale Bindoni di Venezia, addizionali di porta Pinzani di Empoli e Nasca di Bari).