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Foggia-Carpi, probabili formazioni | Calabro: "Assenze? Dobbiamo dare di più"

Contro i rossoneri in formissima ancora fuori Mbakogu, si rivede Jelenici copo oltre tre mesi

Quello che attende il Carpi nel suggestivo catino dello “Zaccheria” (sabato ore 15) sarà il test giusto per corroborare le ambizioni di play-off. Perché l’avversaria è di quelle impegnative: si tratta di un Foggia completamente diverso sia negli uomini che nello spirito rispetto al girone di andata.  Ed è diversa pure la classifica dei pugliesi, bestia (rosso)nera di Calabro che contro Stroppa e  i satanelli ha sempre perso.  All’ 1-3 del Cabassi si aggiungono infatti le due sconfitte incassate quando il tecnico salentino era alla guida della Virtus Francavilla (5-1 sul campo dauno, 1-0 in Salento).  Il Foggia, rivoluzionato dal mercato di gennaio (otto arrivi e dieci partenze), dopo il colpaccio di Palermo (terza vittoria di fila, record stagionale, in serie B non ci riusciva dal marzo ’91, promozione in A con Zeman), ha indossato gli stivali delle sette leghe per abbandonare di gran carriera la zona play-out, avvicinando nel contempo l’ottavo posto occupato dal Venezia e dallo stesso Carpi. 

Una gara dal coefficiente di difficoltà molto elevato, contrariamente a quanto fin qui il Foggia sia riuscito a raccogliere davanti al suo numeroso pubblico. Di contro, per il Carpi, vincere a Foggia (come successe in Lega Pro sei anni fa, 1-2, gol decisivo di Memushaj su rigore), sarebbe il certificato di ambizioni play-off fin qui non sbandierate e non alimentate da un rendimento spesso altalenante.

CALABRO  E IL FOGGIA - “Sappiamo che domani troveremo un ambiente caldo e una squadra reduce da tre vittorie consecutive di cui due fuori casa. Hanno cambiato assetto ma non filosofia, ma sono meno sbarazzini del girone d’andata e più compatti. Il timbro e l’identità di gioco però sono le stesse. Sono una squadra che gioca allo stesso modo in casa e fuori, dove hanno centrato sei vittorie. In casa adesso non hanno più le difficoltà di qualche tempo fa, il pubblico li spingerà e non vengono più fischiati al primo errore come succedeva prima. Detto questo, i nostri presupposti da mettere in campo sono sempre gli stessi. Serviranno atteggiamento e carattere su un campo del genere, altrimenti non ci sono le basi per portare a casa dei punti. Rispetto alla gara con la Cremonese, col Foggia dovremo essere ancora più aggressivi, conquistare palla più alti perché in quell’ambiente sarebbe pericolosissimo portarli nella nostra area di rigore. Kragl bisogna tenerlo sotto pressione anche a quaranta metri dalla porta, senza mai lasciargli la giocata. A Foggia personalmente sono stato diverse volte da calciatore, oltre che da tecnico. Sono sempre state sfide emozionanti. 

DAL CAMPO – Ancora fuori gioco Mbakogu, il leader più o meno silenzioso del Carpi. Quando c’è pesa eccome, e non solo per la stazza. Secondo uno studio pubblicato dal “Carlino” a firma di Davide Setti, i biancorossi col numero 10 regolarmente in campo conquistano 1,63 punti, senza il nigeriano la media scende a 1,27. Quando si dice, “qual giocatore fa la differenza” che in tal caso vale 0,36 a match. Non è poco. A Foggia bisognerà tenerne conto e fare uno sforzo supplementare. Calabro però non si fascia la testa: “Sappiamo l’importanza di Jerry per questa squadra, lo dicono le cifre, ogni squadra ha delle punte di diamante, ma dobbiamo sopperire alla sua assenza con una partita di squadra, in cui tutti devono dare qualcosa in più. Il mercato ci ha portato un attaccante importante come Melchiorri, poi ci sono l’entusiasmo di Malcore, Nzola che sta bene e Concas che sta prendendo minutaggio. Possiamo sopperire alla sua assenza anche con Malcore e Nzola che sono pronti”. Jelenic è recuperato dopo quasi quattro mesi, andrà pian piano alla ricerca del ritmo-gara. Ampia scelta tra i 24 convocati (compresi Nzola e Saber messi fuori contro la Cremonese per motivi disciplinari), ma non si deroga dal modulo, ovvero il 4-4-2 col quale il Carpi ha ottenuto sette punti nelle ultime tre gare. 

COSI’ IN CAMPO?
FOGGIA (3-5-2):
Guarna; Tonucci, Camporese, Martinelli; Gerbo, Agnelli, Greco, Scaglia, Kragl; Mazzeo, Nicastro. A disp.: Noppert, Tarolli; Calabresi, Fedato, Beretta, Duhamel, Zambelli, Deli, Rubin, Celli, Floriano, Ramè. All.: Stroppa. 
CARPI (4-4-2): Colombi; Pachonik, Poli, Ligi, Di Chiara; Garritano, Verna, Mbaye, Pasciuti; Concas, Melchiorri. A disp.: Serraiocco, Brunelli; Capela, Giorico, Bittante, Saric, Sabbione, Palumbo, Mbaye, Nzola, Saber, Malcore. All.: Calabro.
ARBITRO: Pinzani di Empoli (Rossi e Muto, quarto ufficiale Valiante).

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