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Retrocessione Modena: la fine di un'era, in attesa del futuro

È finito qui un lungo ciclo del Modena calcio, ora bisogna pensare ad un futuro che preveda tanti cambiamenti

Finita la stagione, finita un'era. Dopo sedici anni il Modena ritorna in Serie C, l'inferno per chi, da tanti anni, riesce a stare in Serie B. Forse però la discesa era inevitabile e, chissà, potrebbe segnare una svolta, far cominciare un nuovo ciclo in cui, è evidente, deve per forza cambiare qualcosa. Dopo quattro anni di gestione Caliendo, è arrivato il momento di dare una rinfrescata all'assetto societario che è troppo incentrato sulla figura dell'ex procuratore, circondato quasi esclusivamente da membri della sua famiglia e da addetti ai lavori che sarebbe meglio definire "inetti" al lavori. Si parte dalla stagione 2013-2014, quando il Modena riuscì a centrare l'obiettivo dei play off ma perse a gennaio un ds esperto come Cannella e a fine campionato tutti i giocatori determinanti (Babacar, Molina, Rizzo, Garofalo...). Da quel momento è stato solo Caliendo a scegliere i giocatori e ad occuparsi del mercato, aiutato in parte da Taibi. La pretesa di saper svolgere ogni ruolo ha lentamente portato il Modena allo sbando culminato nella retrocessione di ieri sera.

Dopo un'annata nata storta, tra infortuni di lungo termine che hanno colpito i giocatori chiave, risultati che non arrivavano nonostante il gioco espresso sembrasse all'altezza, la scelta di un allenatore che si è poi rivelato, oltre che inesperto, piuttosto presuntuoso, l'esonero tardivo in favore di Bergodi che ha avuto troppo poco tempo per raddrizzare una situazione catastrofica, episodi negativi di ogni genere nel corso delle partite, è arrivata una retrocessione che deve diventare per i canarini una liberazione; se per ciò che succede in campo si può trovare sempre una scusa, per quello che è capitato fuori dal campo non è possibile trovare alibi e nemmeno passare sopra ai vari episodi in cui è stata coinvolta la società a partire dalla discussione che ha tenuto banco per giorni con il Carpi che ha svelato una serie di pignoramenti nei confronti del Modena, passando per il procedimento in corso nei tribunali sportivi per il doppio ruolo di Caliendo nel primo anno di gestione, arrivando alla causa persa a Londra fino ai sospetti di evasione fiscale e riciclaggio da parte del consiglio di amministrazione societario.

L'unico auspicio, dunque, è quello di poter cambiare in fretta direzione societaria, anche se il disinteresse degli imprenditori locali e i debiti (di cui non si conosce l'ammontare esatto) accumulati dagli attuali proprietari rendono questa pagina un vero e proprio mistero.

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