rotate-mobile
Sport Carpi

Venezia-Carpi 2-0 | Biancorossi affondati in laguna

È la dura legge del gol. La squadra di Calabro ancora a secco: regala il primo, fallisce il pari e poi si arrende. Sabato arriva al Cabassi il Cesena di Castori

Elementare Watson. Se non segni non vinci, e se regali in difesa la sconfitta è matematica, a maggior ragione contro la migliore difesa del campionato. Il Carpi perde a Venezia (0-2) la sua prima gara in esterno, la terza delle ultime quattro, allunga la sua serie no, sia in fatto di risultati che di reti segnate e comincia a fare i conti con i suoi errori, e che con la sfiducia che comincia a serpeggiare. E’ la dura legge del gol. Quelli non fatti, vuoi per mancanza di cattiveria, di imprecisione, oppure per una questione di centimetri. E soprattutto quelli concessi malamente ad un Venezia, diciamolo, non trascendentale nel reparto offensivo. Non basta neppure a Calabro una prova discreta sul piano della manovra e delle azioni costruite. Non basta perché i biancorossi agiscono discretamente fino a quando non si tratta di tirare in porta, di prendersi la responsabilità di provare a centrare il bersaglio. In più il Carpi offre al cinico Venezia di Inzaghi il vantaggio dopo un’abbondante mezz’ora di equilibrio sparso pe tutto il campo. Risalire diventa difficile, a maggior ragione per chi nel secondo tempo in otto partite non segna mai, come appunto i biancorossi.  
Diverse novità nel Carpi. Il debuttante Nzola in attacco, a far reparto con Mbakogu e Pachonik avanzato nel 3-4-3 iniziale.  Brosco in difesa con Poli e Ligi con Sabbione nell’inedito ruolo di esterno sinistro. Nel Venezia in porta Vicario (non c’è Audero, in Nazionale U21, come lo sloveno Mlacek), Inzaghi sostituisce l’infortunato Moreo con Marsura, e ricorre all’esperienza di Garofalo al posto di Del Grosso. 
Parte forte il Venezia che sfiora il vantaggio già al 4’ con Domizzi che sfrutta bene un corner, salva a pochi centimetri dalla porta Brosco. Gli arancioneroverdi vanno al tiro al 17’ con un destro di Bentivoglio fuori misura.  Il Carpi si sveglia e produce tre palle gol in un minuto.  Al 22’ punizione tagliatissima di Jelenic, Brosco sfiora di testa da un metro, e mette fuori causa due compagni ben appostati. Poi Verna impegna Vicario con un tiro da fuori, neutralizzato con la punta delle dita da Vicario. Infine Sabbione di testa sfiora l’incrocio. Al 26’ è Marsura a creare scompiglio nella difesa biancorossa. Va via sulla sinistra ed effettua un tiro cross al veleno che nessuno dei compagni riesce a spingere in rete. Al 27’ gestisce male il Carpi un promettente contropiede quattro contro tre, Jelenic va il tiro “telefonando” a Vicario, che blocca senza problemi.  Venezia al 38’ in vantaggio a sorpresa, soprattutto nelle modalità. Palla già persa dai lagunari, Brosco è in vantaggio ma non perfeziona il rinvio, quando lo fa la palla carambola su Sabbione e diventa un assist involontario per Marsura che si ritrova tutto solo davanti a Colombi e lo buca inesorabilmente. Il Carpi si ritrova sotto per un gentile “cadeau” e il Venezia segna il suo primo gol al “Penzo”. Poco ci manca che al 45’ Marsura faccia il bis in girata, ma Pachonik salva respingendo il destro del goleador di giornata. 
Nella ripresa Calabro sostituisce proprio Pachonik per dar spazio a Saric. Proprio l’italo-bosniaco al 2’ inventa una rovesciata che lascia di sasso Vicario ma sfila di pochissimo dal palo di destra. Altra occasione per i biancorossi con Mbakogu (anticipato da Aldelkovic), poi all’8’ Nzola fallisce il pallone del pareggio su cross di Jelenic. Un Carpi diverso, più propositivo, Venezia arroccato a presidio della propria tre-quarti, con cinque, sei e pure sette uomini. Al 19’ Nzola si inserisce bene nella difesa lagunare ma Domizzi ci mette il piedone prima che il franco-angolano possa concludere.   Movimenti dalle panchine: Inzaghi tira fuori Marsura (negativo nella ripresa) ed inserisce Geijo, Calabro risponde con Belloni al posto di Verna. Anche Colombi si erge protagonista , alzando in angolo un gran tiro proprio di Geijo.    E’ il preludio al raddoppio dei padroni di casa. Cornerbattuto alla perfezione da Bentivoglio, sul rimpallo bellissima girata di Pinato che la mette nell’angolo basso. Gara in ghiaccio e Carpi sostanzialmente ko. Non c’è neanche da reriminare sull’opportunità capitata a Malcore al 43’ o sul contatto Mbakogu-Vicario in area, sul quale vede un fallo del nigeriano. Troppo poco. Carpi torna a casa con le pive nel sacco, due gol sul groppone e il “fantasma” di Castori che agiterà le notti della settimana che si chiuderà sabato con il derby con i romagnoli. 
VENEZIA – CARPI 2-0 (1-0)
GOL: 38’ Marsura; nel s.t. 30’ Pinato. 
VENEZIA (3-5-2): Vicario 6,5; Andelkovic 6,5 Domizzi 7, Modolo 6,5; G. Zampano 6, Falzerano 6 (45’ st Signori s.v.),  Bentivoglio 6,5 Suciu 5,5 (9’ Pinato 6,5), Garofalo 6,5; Marsura 6 (26’ st Geijo 6), Zigoni 6.  A disp.: Barlocco, Gori, Bruscagin, Stulac, Soligo, Fabiano, Fabris, Cernuto, Del Grosso. All.: Filippo Inzaghi 6,5.
CARPI (3-4-3): Colombi 6,5 ; Poli 6, Brosco 5 (36’ st Malcore s.v.), Ligi 5,5; Jelenic 6, Verna 6 (26’ st Belloni 6), Pasciuti 6, Sabbione 5,5; Pachonik 6 (1’ st Saric 6,5), Nzola 5,5,  Mbakogu 6                                                                A disp.: Serraiocco, Brunelli; Vitturini, Capela, Romano, Giorico, Yamga, Anastasio, Carletti, All.: Calabro 5,5. 
ARBITRO: Nasca di Bari 6,5 (Robilotta/Fiore; Giua). Spettatori circa 4404 (2474 paganti + 1930 abbonati, incasso di 29271, 40). Angoli 6-8. 
Ammoniti 5’ Zigoni (proteste), 10’ Brosco, 30’ Poli e Pasciuti, 32’ Marsura (tutti per gioco falloso); nel s.t. 10’ Vicario (c.n.r.).
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Venezia-Carpi 2-0 | Biancorossi affondati in laguna

ModenaToday è in caricamento