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Discover Modena | Cimitero di San Cataldo, viaggio nell'arte contemporanea monumentale

Il Cimitero di San Cataldo a Modena è un luogo molto particolare, che consente a chi lo visita di passare attraverso trecento anni di storia dell'arte, dal barocco ottocentesco fino ad arrivare alle strutture contemporanee. Esso è suddiviso in due parti. Infatti, da un lato troviamo il cimitero detto "vecchio" che è costituito da un grande quadriportico con lunghi corridoi e colonne doriche che risale al 1858 ad opera di Cesare Costa. Tra queste due aree si trova il Cimitero Ebraico, con una struttura che ricorda lo stile eclettico riproposto sulla facciata laterale della Sinagoga situata in piazza Mazzini. Da lì si raggiunge la seconda grande area, ovvero quella contemporanea riconoscibile per il carattere dirompente che ha voluto realizzare il suo artefice, Aldo Rossi. Nella sua rivoluzionaria rappresentazione del contemporaneo, l'architetto esige prendere parte a quel senso di ordine. E quando Aldo Rossi lo racconterà successivamente definendo quella struttura la "casa dei  morti" non potrà che avere ragione. Perché oltre all'utilizzo funebre, è la struttura stessa che dà al visitatore la sensazione di dispersione. Il silenzio del ricordo e la passione per la vita prendono forma ma in una dimensione privata, nascosta dal resto del mondo, in cui ognuno di noi cerca consolazione, e in cui chi è fuori non può entrare all'interno. E infatti un grande muro esterno copre questa struttura lasciando spazio solo al Sole di accedere grazie alle sue finestre. 

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