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Le leggende più affascinanti del bassa modenese tra Carpi e Mirandola

La bassa modenese è un territorio che in autunno e in inverno si trasforma in un luogo misterioso, ricco di leggende, come nel caso della Leggenda del re longobardo Astolfo. Correva l'anno 752 e re Astolfo si trovava in un bosco della bassa per la solita caccia, tuttavia quel giorno il suo fedele falcone spiccato il volo non fece più ritorno. Il re promise che avrebbe costruito una città laddove avesse ritrovato il suo falco e così corse con il cavallo per giorni finché non giunse in una zona con pochi alberi e lo trovò. In quel luogo fece edificare una chiesa detta La Sagra, ma che tutti conoscono come Santa Maria in Arce e in quel giorno nacque la città di Carpi. Poco distante si trova una seconda leggenda carpigiana che racconta di una bellissima dama vissuta secoli dopo Astolfo e che abitava il castello dei Pio. Purtroppo il suo era un matrimonio combinato con un uomo rozzo, rude e crudele, ma un bel giorno un cavaliere giunto da Milano alla corte carpigiana notò la sua bellezza. Lei si innamorò del cavaliere, ma il marito accortosi del fatto fece uccidere il milanese e la donna straziata lanciò una maledizione su di lui prima di gettarsi dalla torre più alta del castello. Spostandoci a nord si raggiunge la cittadina di Mirandola, famosa per essere stata capitale della famiglia Pico, e in particolare di Giovanni Pico della Mirandola. Noi tutti lo conosciamo per la sua memoria, ma in realtà all'epoca era ancora più famoso per i suoi studi segreti sulla cabala, sulla magia e sulle scienze proibite, si dice infatti che egli operasse attraverso simboli e metafore di una realtà assoluta che è oltre il visibile attraverso la conoscenza della struttura matematica.

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